Patate in montagna. Caldo e siccità riducono la produzione dell’80%

Non bastavano le ‘arature’ di cinghiali e di altri animali selvatici. I campi di patate della montagna pistoiese daranno ben poche soddisfazioni ai piccoli produttori del pregiato tubero bianco: varietà tipica montanina, detta la patata del Melo.

Le alte temperature e la mancanza di piogge, non piove da giugno, hanno praticamente dimezzato la produzione -spiega Coldiretti Pistoia-, togliendo reddito alle aziende agricole che operano nelle zone più difficili, come quelle montane. Siamo al paradosso: anche ai tanti produttori di patate che operano ad oltre mille metri di quota, l’eccesso delle temperature pregiudica la produzione agricola”.

I danni per le aziende non sono solo la minor quantità di patate prodotte, a pesare sui bilanci sono anche le tante ore di lavoro impiegate a preparare il terreno per la semina, per le altre lavorazioni ed il gasolio utilizzato.