Sul muro perimetrale dell’accesso principale al cimitero urbano in via Squarciabocconi sono comparse delle scritte in rosso che fanno riferimento anche a Samuele Del Ministro, il 50enne pesciatino deceduto per un improvviso malore.
“Samuele non da malore ma da vax ucciso“, è scritto. E poi “Vax per depopolare, agenda 2030 per schiavizzare”. Il messaggio porta la firma comparsa tante volte durante la pandemia: la W cerchiata dei no vax.
Non si è fatta attendere la dura e ferma condanna di Stefania Berti, moglie di Samuele, e del Vescovo Monsignor Fausto Tardelli.
“Stupidità, vigliaccheria, ignoranza, malvagità, non ci sono parole per qualificare il gesto ignobile di chi ha imbrattato le mura del camposanto urbano con scritte ingiuriose e cretine, proprio nel momento in cui il corpo di un figlio generoso e buono di questa terra veniva deposto in quel luogo. Che Dio ci liberi da questi mali della mente e ne liberi in particolare i responsabili di questo becero vandalismo”, è invece scritto nella nota del Vescovo rilasciata alla stampa.