Giannino Distribuzione. “Mi mancheranno quelle scale”. Intervista a Pierpaolo Viti

Giannino Distribuzione ha concluso l’accordo per il passaggio di consegne alla Prati Srl di Forlì (un’azienda concorrente nata nel 1932), che inizialmente entrerà in società con il 51% delle quote per poi arrivare all’acquisizione totale entro la fine del 2023. LEGGI QUI

“Da qualche tempo avevamo in mente di risolvere il problema della continuità nella gestione dell’azienda -ha detto a il Cittadino il presidente Pierpaolo Viti-. Abbiamo pensato a quale potesse essere la soluzione migliore per i dipendenti, i nostri ragazzi, e così abbiamo deciso cercare un partner serio, che ci piacesse”.

Una decisione naturalmente sofferta, quella di cedere l’azienda, ma che rende onore ai Fantozzi, le sorelle Giovanna, Rita e Serena con la figlia Chiara, e Pierpaolo Viti. “Avremmo potuto liquidare gli asset, pagare i fornitori e i dipendenti, come succede spesso in Italia. Non l’abbiamo fatto“. In questo senso, tutta la famiglia ha messo da parte l’aspetto economico e fatto prevalere il cuore, l’affetto. E la responsabilità, nei confronti soprattutto dei 156 lavoratori che potranno continuare a svolgere il proprio lavoro, alle dipendenze di una azienda seria, in espansione che vorrà rilanciare il marchio Giannino sul mercato.

“In un primo momento abbiamo anche pensato a regalare, letteralmente, l’azienda ai dipendenti. Con alcuni di loro, sei, già nell’ottobre 2020, erano stati avviati dei percorsi di preparazione ed avvicinamento al ruolo di imprenditore. Firmarono degli accordi di riservatezza che sono rimasti tali fino ad oggi, e di questo li ringrazio“.

“Ma le difficoltà ed i rischi erano troppi. Le angosce che avrebbero dovuto sopportare avrebbe condizionato le loro vite ed in accordo con loro abbiamo deciso di vendere”.

►►► GLI ACCORDI CON PRATI DI FORLI’ E LE CIFRE

“Ho incontrato gli azionisti di riferimento nell’aprile 2022 e l’intesa è stata immediata. E’ un’azienda che intende crescere e affermarsi pur in un mercato non privo di difficoltà”. Non si parla di cifre naturalmente, ma un particolare dell’accordo, Viti, intende raccontarlo. “Per i prossimi tre anni Prati srl non pagherà alcun affitto. Si tratta di 35.000 metri quadrati tra capannoni e immobili adibiti alla vendita, concessi in comodato gratuito”. Successivamente saranno pagate cifre simboliche per l’affitto. In questo modo, è la convinzione, Prati potrà rimanere più facilmente sul territorio, garantendo benessere e occupazione.

►►► VIRGILIO FANTOZZI, SUA MOGLIE MARIA GRAZIA E LA NIPOTE CHIARA

“Sono entrato in azienda nel 1978, poco più che ventenne, appena laureato. Furono i miei suoceri Virgilio Fantozzi e sua moglie Maria Grazia ad esortarmi. Virgilio era un vero capitano d’industria, come ne sono rimasti pochi. Era pieno di idee, ma per me si trattava pur sempre di un’incognita, un’avventura. “Rimarrò solo qualche giorno, pensavo”. Mi bastò invece stare un po’ con loro, confrontarmi con i dipendenti, allora molto pochi, per capire che da lì, da quelle mura che sono diventate sempre più grandi, non me ne sarei mai andato”. Sono stati anni euforici. Bellissimi ed indimenticabili. E Poi Chiara, mia nipote. Il suo ingresso in azienda ha portato innovazione ed è bello lavorare con persone giovani che sanno interpretare il futuro. Brava”.

►►► I SALUTI AI DIPENDENTI E QUELLE SCALE…

Li ho abbracciati tutti, uno ad uno, i miei ragazzi. Ciascuno, con le proprie tipicità, ha contribuito a far crescere l’azienda. Mi mancheranno i loro sorrisi, le loro ansie, le loro conquiste. Mi piace pensare di aver dato loro un’opportunità”.

Mi mancheranno quelle scale che per anni mi hanno condotto in ufficio. Mi mancheranno i rumori, i silenzi dopo il turno di lavoro”.