Per molte classi prime dell’Istituto Sismondi-Pacinotti lunedì 3 febbraio sarà un giorno importante: torna di nuovo a far visita Paolo Picchio, il padre di Carolina, la giovane novarese che si è tolta la vita nel 2013 dopo essere stata il bersaglio di bullismo.
Carolina Picchio è stata la prima vittima riconosciuta di cyberbullismo in Italia: a lei è dedicata la prima legge in Europa contro il cyberbullismo (legge 71/2017 sul cyber bullismo). Da sette anni Picchio, con la “Fondazione Carolina ONLUS”, porta agli studenti delle scuole italiane il messaggio che Carolina ha lasciato scritto: “Le parole fanno più male delle botte. Ciò che è accaduto a me non deve più succedere a nessuno”.
Gli allievi delle classi prime avranno la possibilità di ascoltare la storia di Carolina e di vedere i documenti video che ripercorrono le terribili tappe che hanno portato la figlia a togliersi la vita a soli 14 anni.
CHI HA CURATO L’INCONTRO
L’incontro è stato curato e organizzato dall’insegnante Eva Giuliani, anima del Sismondi-Pacinotti per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, con lo scopo di offrire agli studenti delle classi prime occasioni per riflettere sui temi del rispetto verso gli altri e verso se stessi, della responsabilità attiva e dell’uso consapevole della rete e delle nuove tecnologie.