“E’ la vostra stanza che torna agli antichi splendori”. Il restauro della sala consiliare

Lo ha detto il sindaco Oreste Giurlani. “Il salotto buono”, “E’ un giorno di festa”, gli hanno fatto eco Vittoriano Brizzi, presidente del consiglio comunale, e Lando Silvestrini, presidente dell’associazione Quelli con Pescia nel Cuore.

Sabato è stato svelato l’importante restauro di alcuni affreschi raffiguranti stemmi di vicari succedutisi tra il XV e il XIX secolo presenti nella sala del consiglio comunale a Palazzo Vicario. Il Palazzo, che nella sua lunga storia ha subito profonde modifiche e trasformazioni, conserva la maggiore quantità di testimonianze araldiche nella grande sala che si affaccia sulla piazza e la domina dall’alto. Il salone presenta due serie di stemmi, alcuni più antichi e frammentari al di sopra di una cornice in pietra, sotto la quale corre una fascia continua dipinta con altri stemmi di vicari succedutisi tra il XV e il XIX secolo.

Lì vi sono gli stemmi con il nome del vicario e le date del suo mandato leggibili nei lambrecchini o in ricchi cartigli collocati in basso. Gli stemmi furono realizzati in occasione dei lavori che interessarono il Palazzo a partire dal 1719, all’epoca del vicario Giovanni Gori.

La sala resterà aperta straordinariamente al pubblico domenica 3 marzo con il seguente orario: 10-12.30 e 16-19.

Il restauro si rendeva necessario sia dal punto di vista conservativo, sia da quello estetico. Infatti, le condizioni prima dell’intervento di restauro erano tali da non permettere una corretta lettura dei minuziosi dettagli e delle numerose scritte ormai occultati dallo sporco. L’intervento, costato ventimila euro, si è reso possibile grazie ad un importante contributo di Banca di Pescia e Cascina. Sono state necessarie oltre 700 ore di lavoro. Tra i tantissimi presenti c’erano anche il vice sindaco e assessore alla cultura Guja Guidi che ha promesso la traduzione in spagnolo, inglese, francese e tedesco di una pubblicazione che spiega il restauro, grazie alla collaborazione con il Liceo Lorenzini, e Francesco Marraccini, comandante della locale stazione dei Carabinieri.