Si è tenuto in questi giorni l’atteso incontro tra l’Amministrazione Comunale di Pescia e le organizzazioni sindacali confederali CGIL, CISL e UIL, come stabilito nel precedente tavolo di discussione in Prefettura. LEGGI QUI
Sono almeno 3 i punti sul tavolo che attendono risposta.
- La carenza di organico ormai insostenibile e gli uffici del tutto sguarniti. E’ sempre più difficile far fronte alle legittime aspettative dell’utenza, con carichi di lavoro sempre più impegnativi e con difficoltà a smaltire anche l’ordinario;
- il mancato riconoscimento del buono pasto che rappresenta, come indennità sostitutiva del servizio mensa, un diritto per chi effettua un orario di lavoro con rientro nel pomeriggio;
- La mancata attivazione, ad oggi, di uno strumento importante come le progressioni verticali di carriera che possono consentire uno sviluppo e un rafforzamento della struttura.
Secondo fonti CGIL, il Comune avrebbe confermato di aver portato a termine una ricognizione del bilancio, ed individuato delle risorse specifiche destinate a sopperire le attuali lacune nell’organico. La conferma potrebbe arrivare già nelle prossime ore.
Intanto, per alleggerire sin da subito il carico di lavoro, in particolare sull’ufficio tecnico e l’urbanistica, il Comune avrebbe comunicato che la reperibilità tecnica e la gestione di servizi essenziali come la manutenzione delle strade potrebbero venire affidate a aziende esterne. Questa mossa è volta a ridurre l’eccessivo onere in capo ai dipendenti interni.
Nonostante l’apertura e i passi compiuti dall’Amministrazione, i sindacati non hanno ritirato lo stato di agitazione, che pertanto rimane sospeso. Le questioni cruciali relative a nuove assunzioni di personale e all’aumento del valore dei buoni pasto restano in sospeso.
Per discutere e definire questi punti, le parti si sono dati appuntamento al prossimo 14 novembre.
































