Un teatro gremito, un silenzio carico di attesa, nessun applauso durante le scene, solo uno, l’unico, quello finale: lungo, liberatorio, commosso.
È andato in scena nei giorni scorsi al Teatro Pacini di Pescia lo spettacolo “Classi”, tratto dal romanzo distopico di Cristine Dalcher “La classe”, portato in scena dai ragazzi del laboratorio teatrale dell’Istituto Lorenzini, guidati dalla docente Jula Bevilacqua con la collaborazione del regista Andrea Berti e impreziosito dalla sceneggiatura scritta dal Laboratorio di Scrittura Creativa coordinato dal docente Francesco Bargellini.
Non un semplice adattamento, ma una vera e propria reinvenzione del testo: nel lavoro degli studenti, la distopia americana del romanzo ha assunto contorni più universali, riconoscibili e brucianti. A essere protagonista è stato il giovane David, fratello di una ragazza emarginata da un sistema educativo che ghettizza e discrimina e che proprio nel dolore trova la forza di vedere l’ingiustizia per quello che è ribellarsi.
Un messaggio chiaro e potente: è bello essere diversi. Con queste parole interviene la dirigente scolastica dell’Istituto Lorenzini Annalisa Fattori, che insieme al Sindaco di Pescia e da una nutrita rappresentanza di docenti, studenti e famiglie, componeva il pubblico che ha riempito ogni ordine del teatro, creando un’atmosfera di forte partecipazione. L’entusiasmo e la commozione non sono mancati, a testimonianza della forza espressiva e comunicativa del lavoro teatrale proposto.
Lo spettacolo ha colpito per la maturità con cui sono stati affrontati temi di bruciante attualità: diseguaglianza sociale, discriminazione, sacrificio, amore incondizionato. Il tutto reso con sorprendente professionalità da parte dei ragazzi, che hanno saputo trasformare il palco in uno spazio di denuncia e sogno, in una riflessione corale sull’umanità.
Essenziale ma evocativa la scenografia, curata con elementi semplici ma carichi di significato; artigianali ma ingegnose le soluzioni tecniche e i costumi. Ogni elemento dello spettacolo ha riflesso la caratteristica distintiva del laboratorio teatrale del Lorenzini: la creatività come strumento di crescita e libertà, la cooperazione come valore fondante, l’arte come ponte tra le differenze.
Fonte: https://www.istitutolorenzinipescia.edu.it/