GUARDIA MEDICA PEDIATRICA. Da Pescia un “si” alla proposta di Legge

L’assenza della guardia medica pediatrica ingolfa i pronto soccorso della provincia di Pistoia, anche quello di Pescia.

E’ la denuncia del Comitato Promotore di Arezzo presieduto da Andrea Fiori dell’ATGBC Cuore di Bimbo promotore della proposta di legge di iniziativa popolare n. 7 dal titolo: “Rete pediatrica e ruolo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer. Modifiche alla legge regionale 40/2005”, firmata da circa 4.000 cittadini toscani e presentata alla Commissione Sanità del Consiglio Regionale. 

Il gruppo consiliare Pescia Cambia ha portato in Consiglio Comunale la mozione a sostegno della proposta di legge, approvata all’unanimità.

“In base ai dati ufficiali, la regione Toscana è tra le peggiori in Italia con il 43% degli accessi pediatrici di pronto soccorso per codici bianco/verde sul totale degli accessi nel weekend nel 2023”, ha detto Andrea Fiori presidente del Comitato che si è detto “fiducioso che la Legge sia approvata dal Consiglio Regionale entro fine luglio, termine ultimo per la delibera“.

In particolare, in provincia di Pistoia la percentuale degli accessi impropri sale al 63% mentre la media italiana è al 25,2%. “Questi dati preoccupanti sono frutto anche della situazione creatasi all’ospedale di Pescia dove nel 2013 è stato soppresso il reparto di pediatria“, hanno detto Oreste Giurlani, Fiorella Grossi, Vittoriano Brizzi e Celeste Vassallo di Pescia Cambia. Gli accessi complessivi al pronto soccorso di Pescia sono circa 36mila, a quello di Pistoia circa 68mila.

Nel 2013 fu istituito il servizio di osservazione breve intensiva (OBI pediatrico), servizio che già nel 2022 non garantiva più la copertura sulle 24 ore dato che è venuto a mancare il presidio pediatrico notturno e che adesso vede ulteriormente ridotta la presenza del pediatra alle sole ore del mattino. “In pratica l’ospedale di Pescia ha perso anche l’OBI pediatrico“.

Ciò causa un grave appesantimento del lavoro del personale del pronto soccorso già costretto a turni impegnativi e spesso con problemi di organico.

“Crediamo quindi non ci siano dubbi sulla necessità della continuità assistenziale pediatrica richiesta nella proposta di legge che abbiamo condiviso attraverso la nostra mozione votata all’ unanimità dal consiglio comunale di Pescia; a tal proposito ringraziamo tutti i gruppi consiliari per la loro sensibilità su un tema di servizio e civiltà come quello dell’assistenza pediatrica”.

La  mozione in sostegno alla proposta di legge, approvata già in oltre 20 Comuni toscani, compreso Firenze, non riguarda soltanto la continuità assistenziale ma propone team misti di pediatri d’intervento, “perché l’attuale sistema basato sui pediatri di famiglia e accordi convenzionali non riesce da tempo a garantire assistenza pediatrica a tutti. Oltre il 30% dei bambini oltre 6 anni è seguito dal medico di medicina generale, il medico di famiglia, e nelle zone interne si supera il 50%”.          Luca Silvestrini