Il Comitato sulla vetreria. “Compensazioni inadeguate. Amministrazioni deludenti. A cuore salute e sicurezza”

Alberto Romoli è tra i fondatori del Comitato per i Cittadini della Valle del Pescia conosciuto come Quelli con lo zappetto.

Sono abbastanza anziano per diffidare dalle rassicurazioni che enti pubblici ed aziende fanno alla popolazione residente in un’area, come quella di Macchie San Piero, dove sono realizzati nuovi insediamenti industriali produttivi”.

I residenti, dunque, sono scettici al riguardo dell’ampliamento del sito produttivo di Verallia. LEGGI QUI E QUI

Romoli, facendosi portavoce dei residenti della zona, teme il ripetersi di casi di inquinamento ambientale che “tante decine di morti o infortuni hanno causato“.

“Avremmo preferito che i residenti della zona, in tutto questo lungo procedimento che va avanti almeno dal 2021, fossero stati coinvolti”. Ed invece, a dir loro, sono stati informati solo nell’aprile di quest’anno. “Siamo amareggiati, non siamo pregiudizialmente contrari all’innovazione, allo sviluppo anche industriale e dunque alle aziende che investono sul territorio e garantiscono nuova occupazione. Pretendiamo, questo sì, che avvenga nel rispetto della salute e della sicurezza sia dei lavoratori che dei residenti“.

Romoli ha citato un documento, in Regione, nel quale “insieme ai pareri di enti, come Arpat, Asl, Genio Civile ed altri, c’è scritto “…nessuna osservazione dalla cittadinanza“. “Ma non ci sono mai state richieste osservazioni, perchè eravamo all’oscuro del progetto, altrimenti le avremmo fatte, eccome”, ha tuonato Romoli.

Romoli si rammarica anche delle compensazioni da riversare sul territorio, al riguardo di un investimento che sfiora i 120 milioni di euro. “Troppo poco l’area a verde di prossima realizzazione sull’argine del fiume e l’impegno a contribuire per la messa in sicurezza del ponte di San Piero”. “L’intera area dovrà comunque sopportare un aumento del traffico veicolare costituito per lo più da camion, un maggior inquinamento acustico e luminoso, e poi fumi in aria e acque scaricate nel fiume”.

Poi una stoccata alle amministrazioni comunali. “Dal sindaco Giurlani ci aspettavamo più trasparenza ed un maggior coinvolgimento. Dal sindaco Franchi, invece, un pò più di coraggio affinchè, nel caso, si potesse anche rivedere l’intero progetto”.