Due anni fa, il 7 gennaio 2021 Oreste Giurlani fu condannato in primo grado a 6 anni e 7 mesi dal Tribunale di Firenze per i reati di peculato e abuso d’ufficio nel processo che lo vedeva imputato in qualità di ex presidente di Uncem Toscana.
Per Giurlani, anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e la confisca di beni per un valore di 580mila euro. Fu invece assolto perchè il fatto non sussiste dall’accusa di traffico di influenze.
Il Prefetto della Provincia di Pistoia, vista la sentenza, decise in virtù della cosiddetta Legge Severino, per la sospensione dalla carica di Sindaco per diciotto mesi.
Nonostante i tentativi di ricorso dei legali di Giurlani al riguardo della legittimità costituzionale della Legge Severino, la sospensione fu confermata nel maggio 2021. Giurlani, dunque, rimase sospeso dalla carica di Sindaco fino al luglio 2022.
In quei giorni, con la voce rotta dall’emozione, Giurlani annunciò ai pesciatini durante la consueta diretta serale su Facebook, le imminenti dimissioni, “E’ bene cambiare vita e fare altro”. Salvo ripensarci appena qualche giorno più tardi, “convinto del sostegno e dall’affetto ricevuto da migliaia di pesciatini”.
Nella prossima primavera i pesciatini saranno di nuovo chiamati a votare, per il rinnovo del consiglio comunale e il Sindaco. Giurlani, ha annunciato, che rilascerà nei prossimi giorni un’intervista esclusiva a il Cittadino sulle sue intenzioni.