E’ stata inaugurata dalla Pro Loco di Medicina la terza panchina tematica delle cinque previste dal progetto “Panchine tematiche. Cittadinanza attiva ed impegno sociale”, patrocinato dal Comune di Pescia.
La terza panchina era quella gialla, in memoria delle vittime di bullismo e cyberbullismo.
Vista la tematica l’inaugurazione ha preso vita grazie alla partecipazione degli alunni della IVA C TN elementare dell’Istituto Libero Andreotti di Pescia, accompagnati dai propri familiari e con la presenza della dirigente dell’istituto Antonella Gesuele e della referente al bullismo l’insegnante Angela De Septis, le quali hanno riportato la situazione del fenomeno nell’ambiente scolastico.
I bambini hanno portato in scena una rappresentazione teatrale molto toccante e successivamente ha preso la parola la psicologa Valentina Testa, che ha dato diversi spunti di riflessione ai genitori: uno fra tutti l’ascolto delle emozioni dei bambini ma anche la condivisione delle proprie con loro.
C’è stato poi un momento molto intimo, in cui un paesano ha condiviso una parte preziosa del proprio vissuto, inerente al ricordo (indelebile) di aver subito atti di bullismo da bambino.
Come rappresentanza scolastica vi era anche Fabio Conti, referente al bullismo dell’Istituto Sismondi-Pacinotti di Pescia, il quale ha condiviso invece la situazione che vi è all’interno del proprio plesso scolastico.
Preziosa anche la presenza del Commissario prefettizio Vittorio De Cristofaro del Comune di Pescia, che ha apprezzato l’organizzazione di un incontro su un tema così delicato ed importante.
La panchina, che, come tutte, riporta la targa descrittiva donata dall’Istituto Sismondi- Pacinotti, ha poi ricevuto la benedizione da parte del diacono Gino Baronti.
Alla conclusione di tutto, è stato condiviso un rinfresco organizzato dalla Pro Loco nei locali del Circolo Arci di Medicina.
Le prossime date per l’inaugurazione delle ultime due panchine saranno:
- Domenica 8 maggio quella arancione (in memoria di tutte le vittime delle mafie)
- Domenica 5 giugno quell’ arcobaleno (in memoria di tutte le vittime di omotransfobia)
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