Due anni fa il primo contagio a Pescia. I drammatici numeri da allora

Due anni fa, il 24 febbraio 2020, fu registrato il primo caso di contagio al coronavirus nella nostra città. G.B., un tecnico informatico quarantanovenne residente tra Veneri e Collodi.

L’uomo era rientrato a Pescia dopo un soggiorno di tre giorni per motivi di lavoro a Codogno, in Lombardia. Rientrato in Toscana aveva immediatamente cominciato a manifestare i primi segni di influenza. Autonomamente e responsabilmente si era messo in “isolamento” nella propria abitazione.

A seguito di un picco febbrile aveva contattato le strutture sanitarie che lo avevano trasportato in ospedale a Pistoia nel reparto di malattie infettive per tutti gli accertamenti.

Furono ricostruiti i contatti avuti nei giorni precedenti e 43 persone furono poste in isolamento domiciliare fiduciario con sorveglianza attiva da parte dell’Asl. Per la maggior parte, familiari e colleghi di lavoro.

Da allora i casi di contagio sono saliti vertiginosamente, fino ai 6200 circa attuali. Un pesciatino su tre, dunque, è rimasto contagiato dal coronavirus. La nostra città ha pianto anche molte morti, 58 per la precisione. Le norme anticontagio hanno impedito che venisse riservato loro un giusto funerale.