“Chiedo scusa IO ai pesciatini ed alla comunità religiosa per la pulizia che doveva essere fatta nei pressi del Duomo e che invece, a dispetto di quanto accadde lo scorso anno, non è avvenuta”. Il prossimo 14 maggio si chiude il Giubileo per i 500 anni dalla fondazione della Diocesi di Pescia.
Oreste Giurlani, seduto ai piedi di una marginina nel quartiere della Cattedrale, attacca ancora la “sua” giunta, anche se, a questo punto continuare a parlare di “sua” appare illogico e paradossale.
Tra Giurlani e il sindaco facente funzioni Guja Guidi, e con lei il resto degli assessori da lui nominativi, le strade sembrano allontanarsi sempre più.
Giurlani, sospeso dalla carica di Sindaco fino al luglio 2022 dopo la condanna in primo grado per peculato e abuso d’ufficio a 6 anni e 7 mesi, nei giorni scorsi aveva annunciato le imminenti dimissioni (“E’ bene cambiare vita e fare altro, lasciare spazio a un Sindaco ed una giunta…“, aveva detto), salvo smentirsi 24 ore più tardi (“Ho ricevuto tantissimi messaggi e telefonate di affetto, quasi 5000. Se mi convincerete a rimanere non mi dimetterò…”, fu la replica).
A questo punto, volendo un pò giocare con i possibili scenari, ce ne vengono in mente almeno quattro:
1) Giurlani potrebbe dimettersi entro qualche ora o giorno, evitando così di giungere all’udienza ordinaria che dovrà decidere sulla legittimità costituzionale della cosiddetta legge Severino prevista per il prossimo 13 maggio. In questo caso la giunta ed il consiglio comunale “cadrebbero”. In Comune verrebbe un commissario prefettizio per la gestione delle attività correnti fino alla data di possibili nuove elezioni, tra il 15 settembre ed il 15 ottobre 2020. C’è da immaginare che nessuna forza politica che intendesse “prendersi” Palazzo Vicario potrà fare a meno di “parlare” con Giurlani ed il suo “pacchetto” di voti;
2) Giurlani potrebbe rimandare le dimissioni a fine 2021. In quel caso la cosiddetta “finestra” per nuove elezioni amministrative è nella primavera 2022. Anche in questo caso, i partiti che intendessero governare Pescia, dovrebbero fare i conti con il popolo di Giurlani. Ma non mancano gli interrogativi. Riuscirà Giurlani, lontano dal Comune, a tenere insieme i suoi “seguaci”? Oppure…La lontananza sai è come il vento, che fa dimenticare chi non s’ama, questi potrebbero disperdersi?;
In entrambe le prime due ipotesi Giurlani potrebbe anche decidere di formare una o più liste civiche. E se il numero degli attestati di stima che ha sciorinato Giurlani in queste settimane fossero tradotti in voti, i consiglieri in “quota-Giurlani” potrebbero essere almeno due, o tre.
3) Giurlani non si dimette e decide di “scontare” la sospensione impostagli dalla Legge Severino fino al luglio 2022. Terminato il periodo di sospensione Giurlani potrebbe tornare a fare il Sindaco (Giustizia ordinaria a parte), concludere il mandato e mettersi magari a disposizione come assessore in una futura legislatura nella quale non potrebbe però più essere Sindaco in quanto già eletto due volte;
4) A dimettersi potrebbe non essere Giurlani ma il sindaco facente funzione Guja Guidi ed i quattro assessori. In questo caso il consiglio comunale rimarrebbe in carica ma in Comune verrebbe un commissario prefettizio in carica per la gestione delle attività correnti fino alla naturale scadenza della legislatura, giugno 2023.








































