Filippini, cinque anni fa l’”entrata” in città

Ricorrono i cinque anni dall’”entrata” in città di Vescovo Roberto Filippini.

La prima giornata “pesciatina” di monsignor Filippini, nel 2016, cominciò intorno alle 16 quando, a bordo di una piccola utilitaria d’epoca di color nero, giunse in via Fiorentina accompagnato dall’amministratore diocesano don Alberto Tambellini, della parrocchia dei Ss Marco Evangelista e Pietro Apostolo di Pieve a Nievole.

Lì fu accolto dal canonico arciprete don Oreste Agnesi e dal canonico presidente del capitolo della Cattedrale don Stefano Salucci. Le prime parole dette, da un palco allestito nei pressi della porta Fiorentina, furono: “L’emozione è veramente tanta. Quando poco fa mi è stata consegnata la chiave della città mi sono augurato che essa rappresenti soprattutto la chiave di tutti i vostri cuori con la quale possa entrare in voi e donare e ricevere affetto”. “Desidero essere un leale cittadino che intende impegnarsi e dare il proprio contributo per il bene comune”.

Due ali di folla accompagnarono poi il Vescovo fin nella chiesa di San Giuliano dove indossò i paramenti liturgici. Durante la cerimonia religiosa l’arcivescovo Benotto consegnò a Filippini il pastorale, ovvero il bastone in legno simbolo dell’ordinamento episcopale, e don Oreste Agnesi lesse la bolla pontificia, ovvero la nomina ufficiale a Vescovo di Pescia emanata dalla Curia Romana con il sigillo del Papa.