Chiusura oncoematologia per trasferimento a Prato. Allarme rientrato

Il sindaco Giurlani si era detto nei giorni scorsi preoccupato per le voci di un imminente smantellamento del servizio di oncoematologia di Pistoia e Pescia, per trasferirlo a Prato, con l’obiettivo di razionalizzare le spese.

“Assisto con preoccupazione allo svilupparsi di voci e repliche sulla oncoematologia di Pescia e Pistoia –aveva commentato Giurlani-. Auspico che il servizio non sia portato altrove e che anzi sia rafforzato per i pazienti che fanno capo all’ospedale di Pescia, in modo che possano trovare quanto necessita loro senza fare spostamenti o attendere più del dovuto le prestazioni di cui hanno bisogno”.

L’allarme, a quanto pare, è durato appena qualche d’ora. L’Asl Toscana centro ha diramato la seguente nota:

“Per quanto riguarda la situazione degli anestesisti le criticità di organico attuali, dovute anche a carenze non programmate (come ad esempio malattie), sono state in parte arginate, in attesa del totale reintegro che sarà possibile da graduatoria in seguito al concorso avvenuto nel mese di luglio scorso. Le criticità sopravvenute sono state risolte sia mediante attività aggiuntiva concessa dalla Direzione Aziendale agli anestesisti dell’Ospedale di Pescia, sia grazie al supporto nella copertura turni da anestesisti provenienti da altri Presidi Ospedalieri aziendali a conferma della piena attività in rete Aziendale operativa anche con tale modalità di supporto.

Difatti è assoluto interesse della Azienda USL Toscana Centro mantenere i livelli assistenziali e il numero degli interventi chirurgici che storicamente sono un punto di forza dell’ospedale per i residenti della Val di Nievole. Si precisa infatti che è stata richiesta a ESTAR l’assunzione di 40 anestesisti corrispondente al fabbisogno aziendale. Al suo interno è previsto il ripristino di tutto l’organico di anestesia e rianimazione.

Lo stesso dicasi per quanto riguarda l’anatomia patologica. L’organico deve essere ripristinato per intero. Sono in corso le procedure concorsuali regionali, e nell’attesa di poter usufruire delle graduatorie a tempo indeterminato si è assunto mediante le forme contrattuali disponibili.

Pertanto non corrisponde al vero il sussistere di una minore attenzione verso il Presidio Ospedaliero, che è centrale per la salute di una vasta comunità.

Infine si sottolinea che all’interno dell’ospedale sono state operate dal 2015 ad oggi numerose ristrutturazioni ed ampliamenti (dal nuovo reparto di ostetricia, alla patologia neonatale fino ai nuovi letti dedicati alle aree medica e riabilitativa con le nuove palestre e recentemente la nuova area dedicata all’attività cardiologica).

Naturalmente l’attenzione tecnico strutturale è sempre mantenuta e ulteriori riqualificazioni sono previste per migliorare ulteriormente la qualità del presidio ospedaliero pesciatino, per un impegno di spesa tra quanto realizzato e programmato a breve di 2.500.000 euro”.