“Dottori e infermieri dotati di un incredibile professionalità ed umanità. Le loro cure, ma anche tante semplici chiacchierate, hanno consentito di contenere il dolore per la lontananza dalle nostre famiglie e attenuare le sofferenze”.
A parlare così è Marco Rogai, il “sopravvissuto” al coronavirus, di nuovo a casa dopo quasi un mese trascorso all’ospedale San Jacopo a Pistoia e in un albergo sanitario a Montecatini.
Sono serviti 3 tamponi per ottenere la negativizzazione e dunque il via libera al ritorno a casa. “Il primo test effettuato il 14 aprile era risultato ancora “debolmente positivo”, ha detto Marco.
Di quei giorni, Marco ricorderà la confidenza che è nata con un altro contagiato, Marco Sinolli di Pieve a Nievole. Entrambi, attraverso il nostro giornale, hanno inteso rivolgere un caloroso grazie a infermieri e dottori, “chiamandoli” ciascuno con il loro nome: Marzia Cecchetti, Tania Franceschi, Brunilda Hamiti, Halyna Kham, Leonardo Natali, Emanuela Riccio, Massimo Fioriti, Leonardo Landini, Iulia Elena Marin, Maria Orsi, Giuliana Patara, Giacomo Taddei, Federico Tonda.
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