“Monsignor Roberto Filippini come Angelo Simonetti per l’impegno nella lotta alla dipendenza da sostanze stupefacenti e al nazi-fascismo e per la sensibilità e la determinazione mostrata contro la violenza sulle donne”.
Con queste parole il sindaco Oreste Giurlani, con il presidente del consiglio comunale Vittoriano Brizzi, i consiglieri e la giunta comunale, ha conferito la cittadinanza onoraria a Sua Eccellenza Monsignor Roberto Filippini, Vescovo della Diocesi di Pescia.
Tra i motivi anche “l’impegno profuso per la riqualificazione della Cattedrale di Maria Santissima Assunta in Cielo e di San Giovanni Battista, con l’apertura della Porta Santa del Giubileo per i 500 anni della Diocesi di Pescia”.
“Non mi aspettavo un tale dispiegamento di autorità civili e militari, e così tanti pesciatini, molti in rappresentanza di associazioni sociali e di volontariato -è stato l’umile e dolcissimo ringraziamento del Vescovo alla platea gremita del teatro Pacini-. Non ritengo di star facendo qualcosa di eccezionale, spero piuttosto di lasciare un segno importante nelle persone che incontro, trasmettendo loro il mio amore e fiducia”.
Prima di Filippini hanno ricevuto la cittadinanza onoraria di Pescia i vescovi Angelo Simonetti, Vescovo dal 1907 al 1950, Giovanni Bianchi, Vescovo dal 1977 al 1993, e Giovanni De Vivo, Vescovo dal 1994 al 2015.
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