Audace – Libertas. Fine anni ’80, vince Pescia ma Kobe lascia il segno

L’enorme commozione suscitata dalla morte del campione di basket Kobe Bryant ha coinvolto anche tantissimi sportivi pesciatini. Kobe Bryant aveva un rapporto particolare con la provincia di Pistoia, dove aveva trascorso gli anni dell’adolescenza quando il padre Joe Bryant, dal 1987 al 1989, era giocatore dell’Olimpia Pistoia, in serie A2. In quegli anni, vice allenatore della squadra, era l’indimenticato tecnico pesciatino Giovanni Papini.

“Sono in tanti anche qui da noi a ricordarsi la semplicità e la già evidente classe di questo bambino destinato a diventare uno dei giocatori più forti della storia della pallacanestro -è il ricordo dell’assessore Fabio Bellandi-. Un esempio per tutti, con la sua ossessiva voglia di perfezione e di tramandare l’amore per lo sport. Più volte ha dichiarato di avere nel cuore l’italia, legato a Reggio Emilia, Rieti, Reggio Calabria e Pistoia, città nelle quali seguendo suo padre Joe, anch’esso campione di basket, ha appreso i primi movimenti cominciando a giocare”.

Alcuni appassionati cestisti hanno “rispolverato” un referto di una partita giocata a Pescia sul finire degli anni ’80. Era un match di minibasket, vinse l’Audace, 31 a 29. Bryant fu il migliore tra i suoi e, sebbene più piccolo di età rispetto agli avversari, realizzò 12 punti.