Due anni per atti sessuali ai danni di una pesciatina

Il tribunale di Lucca ha condannato a due anni di reclusione un quarantenne lucchese colpevole di atti sessuali molesti nei confronti di una giovane ragazza, originaria di Pescia e residente nella piana di Lucca.

I fatti risalgono al giugno 2015 quando, su un treno regionale da Lucca a Pisa, l’uomo aveva “messo gli occhi” sulla bella e giovane donna. L’aveva seguita fino alla toilette e poi, colto da un impulso passionale, le aveva messo le mani addosso, cercando di entrare nel bagno con lei.

La ragazza, ventenne, aveva cercato di allontanarlo e chiesto aiuto ad altri passeggeri. L’uomo, ormai “beccato” si era giustificato dicendo che si era “trattato di un malinteso”. La giovane però si è rivolta alla polizia ferroviaria di Lucca, denunciando l’accaduto e fornendo dettagliata descrizione dell’aggressore. L’uomo era stato facilmente identificato dagli agenti e denunciato per atti sessuali.

Il pubblico ministero aveva chiesto un anno e 8 mesi, ma il collegio giudicante ha ritenuto più grave il fatto contestato. L’imputato ha precedenti penali.