X.X, la cittadina cinese arrestata lo scorso giugno dai Carabinieri di Pescia con l’accusa di sfruttamento della prostituzione ha patteggiato una pena di due anni.
Sconterà la pena ai domiciliari, in un’abitazione in provincia di Reggio Emilia.
Secondo l’attività investigativa dei Carabinieri di Pescia, la persona arrestata garantiva l’utilizzo degli appartamenti a donne connazionali che all’interno vi esercitavano il meretricio incassandone buona parte dei proventi. Fondamentali, ai fini delle investigazioni, sono state le testimonianze di alcuni vicini insospettiti dal continuo “via vai” di clienti e la segnalazione dell’annuncio su un sito internet che diceva “posto tranqullo, giovane ragazza esperta massaggi orientale, ti aspetta per vivere insieme momenti indimenticabili. A Pescia”.
Uno dei due appartamenti dove avvenivano gli incontri hot è stato intanto dissequestrato, quello in via dell’Acqua. Le indagini hanno confermato la totale estraneità ai fatti del proprietario dell’immobile. Rimane ancora sotto sequestro l’altro appartamento, quello in via Vetturali.