Per i runners è <la corsa più bella del mondo> o <l’Olimpiade della follia>, come fu ribattezzata da un noto inviato del Corriere della Sera, Franco Chiavegatti, nel 1978. Eppure, ogni anno, la “100 km del Passatore”, tra Firenze e Faenza, chiama a raccolta migliaia di runners da tutta Italia.
Quest’anno anche quattro Run…dagi si sono guadagnati il titolo di ultramaratoneti avendo portato a termine la corsa intitolata, appunto, al Passatore, popolare figura della storia e del folclore romagnolo. Sono Giovanni Di Piramo, (giunto al traguardo con un eccellente tempo, 10 ore e 56 minuti), David Nestola (14h 14′), Marzia Ferri e Claudio Filippelli (15h 24′).
Claudio Filippelli, con l’edizione 2019, ha portato a tre il numero dei traguardi complessivi al Passatore (12h 28′ nel 2017, 13h 29′ nel 2018 ). Marzia Ferri, invece, è la prima rundagia del gentil sesso a correre i 100 km.
E’ una corsa durissima, che si sviluppa per lo più in salita, fino ai 913 metri slm di Passo della Colla di Casaglia, nel comune di Borgo San Lorenzo, importante via di comunicazione tra la Toscana e l’Emilia Romagna. Poi in discesa, in terra romagnola, fino a Faenza.
Tra i Run…dagi, la corsa fu completata per la prima volta nel 2014 da 5 runners: Matteo Mancioli, Fabio Bellandi e Michele Michelotti, Alberto Nottoli e Aniello Carfora, che giunsero al traguardo, insieme, abbracciati come vecchi amici, in poco più di 13 ore. Il record è di Antonio Conte, classe 1980, che nel 2017 concluse il Passatore in 9 ore e 16 minuti.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.