“Un comunicato del team Giurlani ha recentemente accusato la coalizione di Conforti di aver diffuso fake news. Fra queste presunte falsità, il posto d’onore è occupato dall’avvertimento ai pesciatini delle catastrofiche conseguenze di avere un sindaco sotto inchiesta per un reato gravissimo quale il peculato, oltre alla verità solare del fatto che Giurlani per una vita è stato espressione dei vecchi partiti che hanno creato la disastrosa situazione finanziaria del Comune. Fake è sinonimo di falso, ma queste considerazioni sono vere ed inoppugnabili, come tutti sanno o dovrebbero sapere. Noi stiamo cercando di far capire a tutti gli elettori, anche a chi ha disertato le urne, che pur comprendendone il dramma privato, una vittoria di Giurlani, sarebbe letale nei rapporti istituzionali con gli Enti Pubblici, così come verso i soggetti imprenditoriali privati, e verso i media. Già infatti è apparsa irresponsabile la scelta di candidarsi nonostante le accuse gravissime, un fatto contrario a quel galateo istituzionale cui ogni saggio amministratore dovrebbe attenersi, e questo a prescindere dall’esito finale della sua vicenda, che ci auguriamo migliore del suo traumatico inizio. Sulla seconda presunta fake news, relativa alla sua origine politica, ricordiamo agli sbadati che egli è stato fino al giorno dell’arresto un introdottissimo uomo di partito e di potere, essendo ovviamente non casuale la nomina a Presidente Uncem, e non basta una lista di giovani a cancellare il suo curriculum di partito, specie se, accanto ai neofiti, si schierano in posizione privilegiata alcune logore cariatidi della politica. Quanto al buco di bilancio, la Giunta Marchi ereditò dall’amministrazione condotta dal partito di Giurlani una situazione catastrofica, e ciò negli anni della peggior congiuntura economica del dopoguerra. A prezzo di sacrifici infiniti, e tra mille ostacoli esterni, quel gruppo ridusse il debito, al punto di avere a Roma l’avallo al piano di riequilibrio dalle Sezioni Riunite della Corte dei Conti, massimo organo esistente in materia. Quindi se c’è una fake news clamorosa è quella di Giurlani lontano dai partiti, responsabili del dissesto, che ha, come presto verificheremo, incrementato con la sua dissennata megalomania. Concludendo, la terza presunta falsità riguarderebbe il nostro programma, definito da “Barbie”. Noi per primi abbiamo articolato le linee guida di una concreta politica amministrativa, capace di indurre il salto di qualità, mantenendo con sano realismo i piedi per terra. Il programma di Giurlani è solo la insensata prosecuzione di quello del suo primo,traumatico mandato. Negativa, supponente, ammiccante e fasulla, un coacervo di promesse fantasiose, che accolgono ogni irrealizzabile richiesta, nel filone ormai arcinoto del prometto oggi e me ne infischio domani…