Pedofilia, condannato 70enne. Petrocchi, “Finito un incubo”

La Corte di Appello di Firenze ha confermato la condanna a 4 anni di reclusione e il risarcimento danni ad un 70enne uzzanese, V.R., accusato di aver abusato sessualmente di un bambino di appena 8 anni.

I fatti risalgono tra il 2008 e il 2009. All’epoca, la madre del bambino, separata, dovendo assentarsi spesso da casa per lavoro o altre commissioni, affidava il piccolo ad una coppia di anziani coniugi vicini di casa, pensionati. L’uomo, all’epoca 61enne, quando la moglie se ne usciva di casa, metteva in atto il suo piano crimiunoso abusando sessualmente del bambino.

La madre del piccolo si era accorta che qualcosa non andava, ma lui non voleva parlarne. Si limitava a dire: “Mamma, mi sento sporco”. La madre decise così di consultare un avvocato pesciatino, Alessandro Petrocchi. A lui, dapprima più che a sua madre, il piccolo raccontò ogni cosa, ogni raccapricciante particolare. “Sin da subito riuscì a parlare di quello che gli stava accadendo -dice oggi l’avvocato Petrocchi-. Diceva che erano cose da “parlarne tra uomini”. Il bambino spiegò i fatti con assoluta lucidità avvalendosi spesso anche di disegni che confermavano in modo inequivocabile le violenze che stava subendo”. Il bambino fu sottoposto anche alla perizia di un neuropsichitra infantile che confermò le violenze. “Chiesi che fosse un uomo -aggiunge Petrocchi-, perchè a quel punto il bambino, si era convinto che quella fosse una cosa che riguardasse noi uomini”. Stando ai racconti le violenze avvenivano nell’appartamento dell’anziana coppia a Uzzano e in altra abitazione a Castelvecchio, dove entrambe le famiglie avevano delle proprietà.

Dopo quattro processi “è finito un incubo -ha detto Alessandro Petrocchi-. Rimarranno cicatrici e ferite, ma l’amore della famiglia e delle persone che stanno ora circondando il ragazzo potranno risarcire”. Speriamo sia così.