Mercoledì il “ritorno” di Monsignor De Vivo in Duomo

Domani, mercoledì 20 settembre sono due anni che monsignor Giovanni De Vivo, Vescovo della Diocesi di Pescia, è tornato alla Casa del Padre. La salma del prelato fu dapprima collocata in una cappella privata e successivamente nel sacrario a disposizione del comune di Pescia, all’interno del cimitero urbano ad Alberghi. Domani “tornerà” in Cattedrale, in Duomo.

Si sono infatti conclusi i lavori all’interno della cappella Turini, sul cui pavimento si trova già la tomba di Monsignor Angelo Simonetti, Vescovo di Pescia fino al 1950. La cappella diventerà la “cripta dei Vescovi”. Il “ritorno” in Duomo di De Vivo, è stato fortemente desiderato dall’attuale Vescovo Roberto Filippini. Alle ore 18 verrà celebrata una messa, successivamente si formerà una processione fino al cortile interno del Duomo da cui si transita per raggiungere la cripta.

All’epoca fu una folla commossa e silenziosa a dare l’ultimo saluto a monsignor De Vivo. Almeno duemila persone si recarono in piazza Mazzini: un autentico trionfo di popolo, come lo fu, a detta di testimoni, per il funerale di un altro indimenticato vescovo di Pescia, Angelo Simonetti nel 1950. Il feretro partì dalla Cattedrale coricato sul carro funebre e seguito da un corteo composto dai parenti, dai confratelli della Compagnia del Ss Crocifisso di Pescia e dai canonici del Capitolo della Cattedrale del Duomo. Giunto alla chiesa di piè di Piazza fu trasportato in spalla da alcuni sacerdoti della Diocesi vestiti di paramenti liturgici fin quasi in cima di piazza dove fu adagiato a terra, su un tappeto posizionato al di sotto del palco con l’altare. La funzione fu officiata dall’arcivescovo metropolita di Pisa Monsignor Giovanni Paolo Benotto con i concelebranti, il cardinale e arcivescovo Silvano Piovanelli, fino al 2001 presidente della Conferenza Episcopale Toscana e dal 1990 al 1995 vicepresidente della Cei, la Conferenza Episcopale Italiana e il cardinale e arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori.