Beyond Human Potential-la sfida che unisce uomo, scienza e tecnologia

Nasce Beyond Human Potential, un progetto che unisce neuroscienza, tecnologia e sport con un obiettivo chiaro: permettere a Michel Roccati, atleta con lesione midollare completa, di tornare a sciare in posizione eretta. Al suo fianco Tommaso Balasso, fondatore di Scie di Passione, realtà̀ che da 15 anni lavora in Alpe Cimbra per rendere gli sport di montagna accessibili e inclusivi. Insieme a un team multidisciplinare di ingegneri, ricercatori e tecnici, stanno sviluppando un nuovo approccio al movimento umano sulla neve. Il progetto introduce un modello innovativo in cui uomo, scienza e macchinacollaborano per superare ciò che fino a oggi veniva considerato un limite invalicabile.

L’Alpe Cimbra in Trentino con le piste della skiarea Folgaria Lavarone diventerà per la stagione 2025/2026 il luogo in cui Beyond Human Potential-la sfida che unisce prenderà vita.

I tre pillar di Beyond Human Potential: uomo – scienza – macchina

UOMO. Al centro del progetto c’è l’uomo. La sfida inizia dal corpo e dalla mente di Michel Roccati, dalla sua capacità di ascoltarsi, superarsi, adattarsi e apprendere un nuovo modo di muoversi.

L’incidente in moto che lo ha reso paraplegico per lui è stato l’inizio di una nuova sfida: a partire dalla partecipazione nel 2020 al trial clinico STIMO, presso l’EPFL di Losanna. Un’esperienza che gli ha restituito la possibilità̀ di stare in piedi e camminare (prima persona al mondo). Accanto a lui un altro uomo Tommaso Balasso che con la sua ventennale esperienza nel mondo paralimpico, prima come atleta guida di Gianmaria Dal Maistro con cui ha vinto 5 medaglie paralimpiche (oro a Torino 2006) e 3 Coppe del Mondo, e ora come promotore di iniziative di inclusione attraverso lo sport, si sta occupando di dare tutti gli strumenti e i mezzi a Michel per esprimere il suo straordinario potenziale.

“In Beyond Human Potential – racconta Tommaso Balasso – il corpo diventa laboratorio vivo, mentre la mente assume il ruolo di guida, precisione e controllo. Non si tratta solo di recuperare un

gesto atletico, ma di ripensare la relazione tra individuo e movimento, trasformando una condizione all’apparenza limitata, in una nuova forma di gesto atletico.”

SCIENZA. La scienza è ciò̀ che traduce un’intuizione in metodo. Il progetto integra le più̀ avanzate ricerche in ambito di neurotecnologia, biomeccanica e analisi del movimento, combinando l’impianto di elettrodi spinali con un ecosistema di algoritmi, sensori e sistemi di stimolazione neuro modulata. La scienza è ciò̀ che trasforma un’intuizione in metodo: un sistema di elettrodi spinali, un ecosistema di algoritmi, sensori e analisi dinamiche.

L’obiettivo è consentire al corpo di riattivare pattern motori complessi, come l’equilibrio, la gestione del carico e la coordinazione necessaria per sciare in piedi. Il lavoro scientifico va verso lo sviluppo

di un modello replicabile capace di aprire nuove strade allo sport adattato e, in prospettiva, alla riabilitazione motoria. La ricerca continua in collaborazione con il Politecnico Federale (EPFL) e l’Ospedale Universitario di Losanna (CHUV).

“Voglio dare al mio corpo – dichiara Michel Roccati – una seconda possibilità̀ di vivere il movimento. Per me tornare a sciare in piedi sulla neve è un modo per riprendermi una parte di me.”

MACCHINA. La macchina è il ponte tra l’essere umano e l’innovazione scientifica. Non un semplice ausilio, ma un sistema intelligente e adattivo progettato per dialogare con il corpo e amplificarne la capacità motoria. Il dispositivo che Michel utilizzerà̀ per sciare viene costruito su misura e sulle sue necessità antropometriche.

Il sistema utilizza un mix di biomeccanica, IA e controllo neuro-muscolare per accompagnare il corpo nella postura verticale e favorire l’esecuzione del movimento sulla neve in condizioni di sicurezza.

OBIETTIVO E TIMELINE L’obiettivo finale del progetto è permettere a Michel, con lesione midollare completa, di sciare in piedi per la prima volta al mondo. Il percorso prevede una fase di preparazione atletica e tecnica, sviluppo tecnologico, test progressivi sulla neve e monitoraggio dei risultati. Il progetto sarà̀ raccontato in un docufilm in uscita a fine stagione invernale, che mostrerà̀ l’evoluzione della sfida e i traguardi raggiunti. Alpe Cimbra, nel Trentino-Alto Adige, rappresenta il contesto ideale per lo sviluppo del progetto: le sue piste accolgono già̀ da anni atleti e appassionati con disabilità. Qui si svolgeranno gli allenamenti di Michel e, sempre ad Alpe Cimbra, avrà̀ luogo il test finale sulla neve, momento decisivo della sfida: il tentativo di scendere in piedi sulla pista in autonomia, dopo mesi di preparazione, ricerca e sperimentazione.

PARTNER E SPONSOR Beyond Human Potenti al apre la possibilità̀ di collaborazione a partner e sponsor interessati a sostenere un progetto pionieristico che unisce ricerca, sport e tecnologia con impatto reale sul futuro del movimento umano.
Per approfondimenti, partnership e richieste di coinvolgimento visitare https://beyondhumanpotential.org/