PARCO DI PINOCCHIO. Niccolai: “I cittadini devono sapere…”

“Se è in discussione il passaggio di proprietà ad un privato con scopo di lucro (che è una scelta irreversibile e senza ritorno, qualunque sia il privato) i cittadini hanno il diritto di saperlo”.

Interviene così il consigliere regionale del Partito Democratico Marco Niccolai dopo le notizie sul futuro del Parco di Pinocchio e della Fondazione Collodi.

“Chi, come me -prosegue l’esponente Pd- è nato a Collodi, fin da piccolo ha sempre sentito periodicamente l’annuncio di roboanti e imminenti investimenti privati per la valorizzazione turistica di Pinocchio. Purtroppo, però, imprenditori in grado di farsi carico delle necessarie opere per la sostenibilità e la reale concretizzazione del loro investimento (penso ad esempio ai parcheggi) non ne abbiamo mai visti”.

“Purtroppo, infatti, negli ultimi anni gli unici interventi sono stati solo pubblici: i 2,6 mln di euro della Regione Toscana per il Ponte all’Abate, il rifacimento dell’asfalto con modalità fonoassorbente sulla via Lucchese e per la definizione delle due ipotesi di prefattibilità della variante esterna al paese (dopo 20 anni di chiacchiere al riguardo), i circa 4 mln di euro del PNRR in favore della Fondazione Collodi per Giardino Garzoni e Parco di Pinocchio, i fondi del PNRR per i marciapiedi a Collodi (a cui aggiungere i costi legali sostenuti dall’amministrazione comunale Franchi per realizzarli visti i ricorsi degli industriali e del Comune di Villa Basilica per impedirne la realizzazione)”, ha elencato Niccolai.

“Non entro -prosegue- nel merito delle difficoltà finanziarie della Fondazione Collodi che sono emerse dalla stampa: essa è sotto la vigilanza del Ministero della Cultura (non della Regione o dei Comuni) e quindi spetta ad esso monitorare la situazione. Mi preoccupa però il parallelismo tra l’emergere di tali difficoltà e l’annunciata accelerazione su nuovi progetti di sviluppo: mi augurerei che ci fosse una prospettiva di futuro, non un’operazione di salvataggio”.

“Se è in discussione il passaggio di proprietà del Parco di Pinocchio gli organi della Fondazione Collodi hanno il dovere morale di dirlo con chiarezza ai cittadini: il parco di Pinocchio è nato negli anni ’50 con contributi statali e comunali nonché i proventi di una sottoscrizione nazionale fra gli alunni delle scuole inferiori ed è un luogo ricco di opere artistiche e culturali, visto che al tempo furono presentati ben 165 progetti di artisti di tutta Italia e tra essi furono scelti artisti del calibro di Greco e Venturini. Non a caso il Parco fu inaugurato dall’allora Presidente della Repubblica Gronchi il 14 maggio 1956. La Villa Garzoni è un bene privato da sempre, il Parco di Pinocchio invece è stato sempre di proprietà della Fondazione Collodi che non è un soggetto con scopo di lucro: se è in discussione il passaggio di proprietà ad un privato con scopo di lucro (che è una scelta irreversibile e senza ritorno, qualunque sia il privato) i cittadini hanno il diritto di saperlo. Nessuno, infatti, mette in discussione che la gestione del parco sia affidata ad un soggetto privato che ha esperienza nel settore turistico ma il passaggio del diritto di proprietà non è dare in gestione un bene, significa perderlo per sempre e questo rileva ancora di più se si tratta di un parco monumentale realizzato al tempo in gran parte con fondi pubblici. Ovviamente non bastano rassicurazioni a mezzo stampa, se si vuole essere trasparenti verso i cittadini occorre rendere pubblici gli atti sullo stato effettivo della situazione”, ha concluso il consigliere Pd Marco Niccolai.