FILIPPINI IN TERRA SANTA. Presiede l’eucarestia per la festa di Maria Madre della Chiesa

I Vescovi toscani sono rientrati dalla Giordania per un pellegrinaggio di vicinanza e di solidarietà in Terra Santa iniziato lunedì 9 giugno. Il viaggio si è svolto in un clima di assoluta sicurezza e serenità, secondo il programma previsto, con momenti di fraternità e incontro con la popolazione locale, sia a Gerusalemme dove il gruppo era alloggiato sia a Betlemme.

Tuttavia, nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno, l’attacco missilistico condotto da Israele sull’Iran ha improvvisamente cambiato la situazione, costringendo la delegazione a rivedere i propri piani.

Tra i membri della delegazione dei vescovi era presente anche il nostro vescovo emerito, Roberto Filippini.

“Sono il più vecchio della Conferenza Episcopale Toscana in Terra Santa, per questo pellegrinaggio di solidarietà e di pace: mi hanno chiesto quindi di presiedere la prima eucarestia, appena arrivati. Era la festa di Maria Madre della Chiesa e ho scelto come prima lettura il testo della Genesi che inizia con la domanda del Signore: Adamo dove sei?”, ha raccontato Filippini.

“Ebbene è proprio a questa domanda che il nostro viaggio ha cercato di rispondere, scendendo nel baratro di sofferenza, distruzione e morte in cui è precipitata l’umanità ubriacata dalla volontà di potere, di dominio e di possesso. L’uomo è divenuto Caino che non accetta la diversità e vuole risolvere i conflitti con la violenza che annienta.

Abbiamo però trovato anche tanti Abele dall’una e dall’altra parte che soffrono e subiscono la prepotenza di chi comanda e non ascolta il grido del sangue innocente che giunge al trono di Dio. Nel Vangelo sotto la Croce ci sono Maria e Giovanni, che il Crocifisso affida uno all’altra: questa è l’umanità nuova che dall’abisso risale con l’amore che accoglie e si prende cura, che ricompone la comunione ferita e getta semi di speranza.

Non finisce la ricerca della pace in questa notte buia del male e dell’odio, le misericordie di Dio non sono finite. La Madre della Chiesa non abbandona i figli e intercede per loro, per tutti, tutti, tutti”.