“Fare l’amministratore è difficile, farlo in queste condizioni diventa pressoché impossibile. Il Governo batta un colpo perché è assurdo finanziare un’opera come il ponte sullo Stretto per 20 miliardi e soccombere inermi nelle emergenze come queste”.
Va giù duro il sindaco Franchi dopo quasi due settimane dagli eventi calamitosi che hanno colpito il nostro territorio e ad oggi non è stato ancora dichiarato lo stato di calamità da parte del Governo.
“Le amministrazioni comunali sono lasciate in un preoccupante limbo e rischiano di dover fronteggiare da sole alle tante situazioni di emergenza che si sono create con le piogge.
Pescia è stata risparmiata da allagamenti e problemi idraulici con il fiume e il reticolo minore ma, allo stesso tempo, ha registrato diversi episodi di frane, smottamenti e peggioramenti di situazioni già presenti con una stima dei danni che si aggira tra i 700 mila euro e il milione di euro.
Medicina, Aramo, Fibbialla, Collodi Castello, il reticolo idraulico delle strade di montagna saltato, i problemi al sottopasso di Via Squarciabocconi sono solo alcune delle problematiche che si sono verificate da noi, pensare di scaricare interamente sugli enti locali interventi di questa portata significa mettere definitivamente in ginocchio i numerosi enti locali colpiti.
Il Governo deve fare la propria parte dichiarando lo stato di calamità e, soprattutto, stanziando fondi congrui ai danni avuti sia dagli enti locali che da famiglie e imprese. Abbiamo tutti bisogno di risposte chiare e ne abbiamo bisogno nel minor tempo possibile perché le somme urgenze vanno pagate e i bilanci già precari non possono essere posti ulteriormente sotto stress da cifre del genere“.