Francesco e Matteo, seminaristi di Pescia. “Il seme della vocazione”

Francesco Matteoni e Matteo Nincheri sono due seminaristi della Diocesi di Pescia, membri dell’Ufficio Diocesano per le Vocazioni. Frequentano il seminario interdiocesano Santa Caterina a Pisa. Hanno 35 e 36 anni.

Domenica 21 aprile si celebra la 61^ Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. Di seguito ospitiamo un estratto della riflessione di Francesco e Matteo. L’intervento completo dei due è su diocesidipescia.it CLICCA QUI

“La giornata per le vocazioni ci invita a riflettere sul senso della chiamata da parte di Dio e, quindi, anche sul nostro cammino intrapreso ormai da qualche anno.

L’idea che spesso abbiamo della vocazione è di una chiamata improvvisa, di una manifestazione inaspettata che sconvolge la vita, ed in parte questo può essere vero. Ma la radice della vocazione, almeno per la nostra esperienza, risiede in un cammino di anni, in una maturazione progressiva umana e spirituale che ad un certo punto della vita fa avvertire la necessità di un cambiamento, di un salto di qualità. Sono proprio forse la crescita e la maturità umana e spirituale il terreno fertile di una vocazione autentica, e che ne esprime quasi il frutto maturo. Il nostro percorso di vita, che in parte ha avuto dei tratti comuni, ci testimonia che l’indipendenza e l’esperienza lavorativa sono stati alla base della nostra crescita e ci hanno permesso di compiere quelle scelte che forse non saremmo stati in grado di fare nella nostra giovinezza.

Detto questo, tenendo presente che la crescita nella vita e le esperienze quotidiane diventano il terreno fertile in cui si inserisce e cresce il seme della vocazione, c’è sicuramente un momento in cui si intuisce e si realizza che ci può essere una scelta diversa e la possibilità di un servizio particolare a cui siamo chiamati nella Chiesa. Anche per noi c’è stato un momento in cui lo Spirito ci ha illuminato e abbiamo accolto la proposta di Dio di valorizzare la nostra vita. Infatti, Dio propone una vita, una strada, non la impone!

Anzi si tratta proprio di camminare insieme a Dio e di realizzare, insieme, una vita piena, gioiosa, bella! Per capirci meglio, può essere utile l’esempio del Matrimonio: quando due innamorati scelgono di sposarsi, desiderano condividere la propria vita con l’altra persona e di realizzare insieme il loro progetto di vita bella: da due diventano uno! E così avviene nella vocazione con Dio!

(…)”