L’ultimo saluto a Giuseppe Pontari. Quel curioso ritrovamento…

Nel pomeriggio di lunedì in molti hanno dato l’ultimo saluto a Giuseppe Pontari, docente, già dell’Istituto Sismondi-Pacinotti e dell’Istituto Agrario di Pescia, prematuramente scomparso. Ha abitato per molti anni a Pescia, recentemente risiedeva a Montecatini Terme.

Il Cittadino, alcune settimane fa, ebbe a scrivere di una sua curiosa scoperta. Nel marzo del 2011 al tradizionale mercatino di antiquariato Pescia Antiqua, presso un venditore occasionale che esponeva pochi oggetti, Pontari acquistò una pergamena datata 1437 recante un sigillo con cavaliere armato in carta e ceralacca.

Le particolarità della pergamena, custodita sottovetro con una modesta cornice, ha da subito svelato elementi di particolare interesse quali la fattura della scrittura (con due eleganti capilettera), la datazione 28 settembre 1437, il grande sigillo posto in calce al testo raffigurante lo stemma della città di Ancona, e, principalmente, l’incipit con il nome di Felice Brancacci di Firenze. Alla luce dei costi molto onerosi, l’acquisto si è rilevato interessantissimo dal punto di vista culturale in quanto la pergamena, una volta tradotta e trascritta, consente di testimoniare il trasferimento del ricco mercante fiorentino presso il libero comune di Ancona. In questa città, oltre a ad essere accolto con onori e privilegi, il Brancacci poté così continuare a esercitare il suo fiorente commercio con l’Oriente e l’Europa settentrionale. Quest’ultimo infatti, fu cacciato dalla città del giglio per avere partecipato alla congiura antimedicea del 1434.

LEGGI QUI LA STORIA DEL RITROVAMENTO DEL SALVACONDOTTO DI FELICE BRANCACCI