“Sua Santità Papa Francesco…”. La Comunità dei Battezzati in difesa della Diocesi

Sua Santità Papa Francesco, è nostro desiderio continuare a camminare con il nostro Pastore nelle strade della Chiesa di Dio che è in Pescia”.  CLICCA QUI PER IL TESTO COMPLETO

Comincia così la lettera che i Battezzati della Chiesa di Pescia hanno predisposto per l’invio al Papa nel tentativo di dissuadere “un prossimo accorpamento ad un’altra Diocesi e che la eventuale e irreparabile chiusura della nostra autonomia proietti il nostro esistere nel anonimato più bieco“.

La missiva è ricca di contenuti. Si ricordano i Pastori di questa terra come Monsignor Angelo Simonetti, Vescovo di Pescia dal 1908 al 1950, che nei giorni terribili della seconda guerra mondiale salvò eroicamente la Città dalla distruzione e dalle violenze operate dai tedeschi. Ed ancora i Vescovi Dino Luigi Romoli e Giovanni Bianchi, Padre Conciliare, in città dal 1977 al 1994. E naturalmente De Vivo e Filippini, che ha sostenuto con efficacia e attenzione il Cinquecentenario della fondazione della nostra diocesi, nonché lo splendido restauro della Chiesa Cattedrale.

Sopprimere il Vescovato è come togliere alla nostra Comunità il cuore, impoverire un territorio che ha già subito innumerevoli colpi di soppressioni sconsiderate e ingiuste“.

La missiva non è scevra di critiche. “Le Sue richieste di intraprendere un cammino Sinodale che investa la comunità intera, sembrano scontrarsi con una decisione presa senza rendere partecipe il Popolo della Chiesa di Pescia. Ci chiediamo le motivazioni che hanno determinato tale scelta; non riusciamo infatti a cogliere il senso di tale soluzione“. CLICCA QUI PER IL TESTO COMPLETO

E si addebita la “fine ingloriosa della nostra Chiesa particolare che necessita invece di una guida costante, viva e diretta, legata soprattutto alle famiglie locali, agli anziani che qui sono molti, ai giovani che attendono sempre una parola ed esempi“.