Agraria, se accorpamento deve essere, almeno sia con il Lorenzini

Immagine di repertorio

Tutti contro il possibile accorpamento degli istituti scolastici deciso a livello nazionale e che prevede il taglio di 24 istituti comprensivi in Toscana nei prossimi tre anni.

A farne le spese, a Pescia, potrebbe essere lo storico istituto tecnico agrario Anzilotti. Secondo i nuovi parametri, per poter contare su un proprio dirigente scolastico ed essere una scuola autonoma, sono necessario tra i 900 ed i 100 studenti iscritti. L’Anzilotti ne ha iscritti quasi 600.

A far sentire la propria voce è anche il comitato Ridiamo Vita al Nostro Ospedale.

“E’ notizia di questi ultimi giorni che l’Anzilotti, eccellenza più volte dimostrata nei diversi settori tecnologici e innovativi dell’istruzione, verrà accorpato ad altra scuola, peraltro, senza sapere quale.

Pare che sia questo l’esito del contenzioso che regione Toscana ha perso contro il Tar, avverso alla normativa vigente che le impone di ridurre drasticamente le autonomie scolastiche da 470 a 446 in tre anni.

Quindi non rimane che procedere con il taglio di 11 istituti comprensivi e di 4 istituti superiori senza guardare quello che è stato realizzato, quali progettualità sono in corso e con quali altre istituzioni ‘normodimensionate’ unire le realtà. Già unire non unirsi, perché non sono le scuole che, in base ai loro progetti possono valutare le prospettive future, no!

Entro il 16 dicembre,  Regione Toscana pretende che a livello provinciale venga stabilito tutto e ratificato entro il 31 dicembre. Qualora le province non fossero in grado di adempiere, ci penserà Regione Toscana, da sola. Senza aver avviato alcun momento di scambio di opinioni, né di pareri con le popolazioni interessate, né di valutazione con le istituzioni stesse come se queste fossero di esclusivo possesso del Governatore della Regione, dell’Assessore all’Istruzione e dei loro funzionari.

Mai negli anni passati era accaduto una cosa simile, la democrazia prima di tutto: sempre si era partiti dalle conferenze zonali, invitando le scuole, percorrendo tutto l’iter di confronto, a volte aspro, ma democratico.

Questa volta è stato fatto tutto di nascosto senza il coinvolgimento e l’informazione dei soggetti interessati (Comuni, Scuole, Province) e ora che fa Giani?

Con la delibera del Consiglio Regionale, la vera politica che si manifesta non è quella di spronare e appoggiare le scuole che si danno da fare, ma quella di dare retta a freddi numeri e calcoli per cui è molto facile dare il via agli accorpamenti senza se e senza ma dimostrando un impegno molto scarso se non quello di tenere pronta nel cassetto la mossa più facile. Tagliare. Come per l’ospedale, il punto nascite, la pediatria e il pronto soccorso”.

L’auspicio è, che se accorpamento deve essere, almeno sia con il Liceo Lorenzini. “In questo modo il dirigente sarebbe in città per tutto l’orario scolastico, potrebbe muoversi tra le due scuole senza inutili perdite di tempo e potrebbero venir condivisi progetti territoriali che impreziosiscono l’intera comunità”.