Samuele Rossi è il regista, Lorenzo Bagnatori il co-sceneggiatore, Marco Minghi il direttore della fotografia.
Ecco l’assist, tutto pesciatino, al giocatore di basket che più di ogni altro, in Italia, ha fatto innamorare intere generazioni di cestisti. DINO MENEGHIN Un atleta straordinario, ORO con la Nazionale agli Europei di Francia nel 1983, ARGENTO olimpionico, sempre in maglia azzurra, a Mosca, nel 1980.
Vincitore per ben sette volte (record assoluto) della Coppa Campioni, oggi Eurolega, con la Pallacanestro Varese e l’Olimpia Milano. Tre Coppe Intercontinentali, 12 scudetti tricolori e…tanto altro. Tra cui un secco “no” alla NBA. Nel 1970 fu il primo italiano ad essere scelto dalla NBA. All’epoca in Italia i giocatori di basket erano catalogati come dilettanti e non professionisti. Se avesse accettato di giocare negli States, Meneghin sarebbe diventato professionista e non avrebbe potuto più giocare con la nazionale.
“Se Dino se ne va bruceremo la città“, scrivevano i tifosi varesini sulle mura del palasport di Masnago l’estate del 1981 quando Meneghin si trasferì, loro malgrado, a Milano. Quel palasport che nelle settimane scorse è diventato un set cinematografico grazie, appunto, a Samuele Rossi, Lorenzo Bagnatori e Marco Minghi che hanno realizzato il docu-film “Dino Meneghin. Storia di una leggenda”. Bravi! Luca Silvestrini
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