Degrado, incuria, disinteresse, negligenza, trascuratezza e sciatteria. E’ il cimitero urbano di Alberghi, allo stremo da mesi nonostante le promesse non ancora rispettate.
Ma d’altronde a Pescia si fa presto ad abituarci allo scempio ad all’incuria. Ci bastano due chiacchiere, una giustificazione di qualcuno con le mostrine da colonnello, l’amico che ci fa una confidenza perchè gliel’ha detto “quello che in Comune conta” e tutti si sta zitti.
Marmi e lapidi sono spezzati e caduti a terra. E’ pericoloso camminare viste le profonde buche che si sono aperte nei pressi di alcune tombe a terra evidentemente poco visitate dai familiari. Sotto i colonnati hanno trovato rifugio nidi di uccelli e ragnatele piene di ragni e che da alcune lapidi marmoree, rotte da tempo, spuntano pericolosi cavi elettrici.
Molte tombe stanno sprofondando nella terra e le croci in legno sono abbattute forse perché consumate nel tempo dall’acqua, dall’umidità, dal vento. La recente ricollocazione delle tombe a terra –tra esse vi è assai meno spazio rispetto al passato– con i lunghi transennamenti rende la viabilità pedonale farraginosa.
Sono moltissimi i lettori che denunciano lo stato di abbandono del camposanto. Non richiedono “interventi faraonici, che tanto poi non si realizzano mai o ci vorranno anni. Ma una adeguata manutenzione che restituisca dignità a quei luoghi“.
Le foto che seguono sono state scattate appena qualche giorno fa.
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