Le attività scolastiche al Lorenzini partiranno regolarmente il prossimo 15 settembre. Nessun modulo prefabbricato, nessun doppio turno. Le classe “traslocate” troveranno spazio nell’ex Tribunale e al Teatro Pacini, in piazza San Francesco. LEGGI QUI per saperne di più.
Si tratta naturalmente di soluzioni per gestire l’emergenza, ma il Lorenzini ha bisogno di nuovi spazi, coordinati tra loro, moderni e funzionali se si vuol garantire il prestigio della scuola.
Ecco le ipotesi sul tavolo.
1) Entro l’avvio dell’anno scolastico 2023/2024 sarà ultimata la riqualificazione dell’immobile in via Galeotti che per lungo tempo ha ospitato gli uffici finanziari, ovvero l’Agenzia delle Entrate. Gli spazi interni dell’edificio, di proprietà di una società real estate di un gruppo bancario nazionale, risulterebbero sufficienti ad ospitare 22 aule e 4 laboratori.
2) Un’altra soluzione è la riqualificazione dell’edificio tra piazza XX Settembre e piazza del Grano, che nel tempo ha ospitato l’istituto tecnico commerciale, poi trasferito in zona stazione ferroviaria, e gli uffici dell’Asl. Il Comune ha presentato un progetto di tre milioni di euro finanziato con i fondi del Pnrr. I tempi sono più lunghi, circa due anni.
3) Realizzare un polo scolastico o cittadella“. Ma i tempi sono lunghi, almeno 7/9 anni. L’area Santoni, quella individuata, si trova a sinistra del torrente Pescia fra il Ponte del Marchi e il Europa. Dista appena cinque minuti a piedi dal centro storico ed è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.
Nella scelta potranno venir coinvolti comitati di docenti e genitori, studenti ed ex studenti, asociazioni e commercianti.
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