I mercati finanziari e la guerra. “Compra sul rumore dei cannoni, …” | Alessio Capocchi

Purtroppo quello che temevamo è successo, la Russia ha iniziato l’invasione dell’Ucraina ed i mercati finanziari accumuleranno pesanti perdite.

Ma come occorre comportarsi in questi casi? L’immagine in fondo all’articolo può aiutarci, che evidenzia la relazione tra lo scoppio di un conflitto militare e l’andamento dei mercati finanziari, può aiutare a capire quello che è successo in occasione di situazioni simili. Al contrario di quello che si può pensare, in occasione di altri eventi bellici, dopo un’iniziale discesa dei mercati, dovuta all’emotività, si è assistito spesso ad un andamento positivo nei mesi successivi.

Nessuno può dirci come andrà questa volta ma quello che è successo in passato può essere una buona indicazione… . La tentazione sarebbe quella di agire d’istinto e precipitarsi a liquidare i nostri investimenti ma come sempre, agire d’impulso in campo finanziario, ci porta a commettere errori che posso rilevarsi molto dolorosi… . E’ difficile mantenere la calma ma in tutti i conflitti, dalla Prima Guerra Mondiale alla Guerra del Golfo del 2003, uscire dai mercati, ha generato perdite, difficilmente recuperabili.

Al contrario se riusciamo a controllare le nostre emozioni senza cadere nel panico e manteniamo le nostre posizioni o addirittura se abbiamo liquidità, compriamo assets azionari, il tempo ci darà ragione e ci farà registrare delle performances positive. Il mondo non finirà e fra non molto si potranno cogliere i frutti della nostra pazienza.

Compra sul rumore dei cannoni, vendi al suona della tromba”, cit. Nathan Rotschild