Appunti in libertà. L’inflazione, una tassa patrimoniale occulta | Alessio Capocchi

Con grande piacere ho accettato l’invito de Il Cittadino, di scrivere alcuni appunti in libertà su temi di interesse generale e che sono parte della mia professione.

Mi presento, sono Alessio Capocchi, consulente finanziario iscritto all’Albo dei consulenti finanziari da oltre 10 anni e mi sono sempre occupato, dopo la laurea di finanza e consulenza ai clienti per accompagnarli nel difficile mondo degli investimenti.

Con oltre 2.000 miliardi di soldi depositati sui conti correnti bancari e postali in Italia (dati al 31/12/2021), ed un tasso d’inflazione che a gennaio 2022, si è attestato al 5%, in soldoni, in un anno gli italiani pagheranno una tassa di oltre 100 miliardi di euro, la famigerata “patrimoniale” che ogni tanto, nei momenti di difficoltà del nostro paese viene ventilata come una minaccia, in realtà c’è già, nessuno se ne accorge e nessuno ne parla…

Ma cos’è l’inflazione?

L’inflazione è l’aumento dei prezzi dei beni e servizi acquistati dalle persone, in altre parole, bisogna spendere di più per acquistare gli stessi beni e servizi.

Tenere molta liquidità sui conti correnti è un’usanza tipicamente italica, dettata spesso dalla paura e che in momenti di aumento dell’inflazione, ha un costo che può essere anche elevato, ogni 100.000,00 € sul conto corrente, perdiamo circa 5.000,00 € di potere di acquisto, così, lasciando i soldi sul conto, oggi, vuol dire pagare una parte del rientro del nostro debito pubblico, ecco perché l’abbiamo chiamata una patrimoniale “occulta”.

Cosa si può fare per affrontare l’inflazione?

Il miglior modo per affrontare l’inflazione da parte di un investitore è quello di investire in un portafoglio ben diversificato, costruito per rispettare gli obiettivi di lungo termine ed il profilo di rischio dell’investitore; avere fiducia nell’efficienza dei mercati finanziari ed accettare che le oscillazioni di breve periodo dei mercati, fanno parte di un processo di consolidamento e crescita che porta ad avere rendimenti positivi nel medio-lungo periodo.

Come dice il professor Bertelli: ”I mercati finanziari oscillano, tentennano, traballano mentre salgono nel tempo”, ecco quindi l’importanza di farsi assistere da un consulente finanziario che, specialmente nei periodi di ribasso dei mercati, (come quelli che abbiamo affrontato nel mese appena trascorso), affianchi il cliente e lo aiuti a non compiere quegli errori, dettati dalla paura che compromettono il risultato di un investimento.

Spesso, infatti, le nostre azioni sono dettate dalle emozioni e dalle decisioni prese di pancia ma che in finanza sono spesso deleterie, come dimostrato da molti studi di “Finanza Comportamentale”, che hanno portato al premio Nobel in economia di alcuni psicologi; ma di questo argomento, magari ne parliamo in un’altra occasione.

 

PER INFORMAZIONI: Alessio Capocchi
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