Caos parcheggi. L’odissea di un’anziana signora che ha tanto da far riflettere. “Mazon”

Verrebbe da piangere, se non fosse che a prenderla a ridere è stata proprio la signora vittima di quanto stiamo per raccontare.

La signora, un’ottantaquattrenne ancora in forma, decide che è giunta l’ora di acquistare il regalo di Natale per i suoi adorati nipoti. E’ tempo di saldi d’altronde. “La pensione è quella che è, i miei nipoti si accontenteranno di prenderlo con qualche giorno di ritardo…”.

“C’è quel bel negozietto in piazza Mazzini, andrò lì…”, pensa tra sè. Così, nel tardo pomeriggio di mercoledì 19 gennaio, sale in macchina e “va in su”, come ha detto lei, abitando a Veneri.

Che caos in piazza Mazzini. Le auto, moltissime, parcheggiate tutte in doppia fila, ragazzetti che attraversano senza alcun riguardo. Anche le sedie di un bar sembravano muoversi in mezzo alla strada”, ha raccontato a il Cittadino. “Eppoi, quell’extracomunitario, un bravo ragazzo, sì, ma che insisteva nel chiedere l’elemosina bussando al mio finestrino”.

“Frecce lampeggianti, fari che abbagliano. Mamma mia, ho pensato, chi me l’ha fatto fare…”.

La signora trova da parcheggiare l’auto poco distante dalla chiesa di piè di Piazza. Chiede ad un passante dov’è il parchimetro più vicino, “là, nei pressi del bar”, le risponde. Ma purtroppo quel parchimetro era fuori uso. “Così mi sono guardata attorno e mi è sembrato di vederne uno sull’altro lato della piazza”, ha raccontato. “Mi avvicino e purtroppo, quello non era un parchimetro, ma uno di quei totem che i negozi di elettronica mettono fuori sui marciapiedi, un acchiappa citrulli, insomma, che stavolta ha fregato anche me (sorride)”.

La signora non si è persa d’animo, ha preso a camminare in altra direzione, fino a quando ha finalmente trovato il parchimetro. “Ci messo un euro ed un altro l’ho dato al ragazzo extracomunitario di prima, che sembrava avermi seguito”.

Ma le traversie, per la signora, non sono ancora finite. “Mentre stavo tornando verso l’auto per esporre il biglietto che avevo pagato, ho visto da lontano che qualcuno stava mettendo un foglio sul vetroHo pensato ad un vigile che mi stava multando, così ho accelerato il passo ed ho preso ad urlare, eccomi, eccomi, aspetti, ho il biglietto“.

Non era un vigile, ma un signore che metteva della pubblicità, con tutto quel buio ed a quella distanza era avvero difficile capire chi fosse. “Il foglietto l’ho gettato via, in terra per la rabbia, ma mi sembrava ci fosse scritto qualcosa come comodamente da casa tua… boh”.

La signora, alla fine, è riuscita a fare gli acquisiti desiderati. Si è rivolta poi a noi de il Cittadino per raccontarci il suo calvario, l’ha presa bene, ma, “com’è cambiato il mondo”, ha detto. “Mia figlia mi ha detto che potevo acquistare su mazon, non so cosa sia, ma siccome su Facebook da qualche mese ci so andare, ora proverò anche quello”.

Ci salutiamo, “signora, non dimentichi il biglietto”, dico io. “lo tenga lei Silvestrini, non abbiano a dire che non è successo quello che ho raccontato”. Viva la vita!