Duro l’attacco di Giacomo Melosi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia ed unico a votare a favore del piano. “Questa votazione si pone contro la legge che impone ai comuni la gestione associata degli alloggi popolari, facendo prospettare per Pescia un aumento dei costi e la messa ai margini nei tavoli decisionali. Non solo quindi si rischia di complicare il risanamento esponendo circa 6 mila persone e 24 dipendenti al rischio di fallimento della società e dunque di interruzione del servizio, ma abbiamo anche perso l’unica occasione che avevamo per ristrutturare le case popolari fatiscenti del nostro comune – tuona Melosi – A niente sono serviti i ripetuti incontri con il CDA di Spes e i pareri favorevoli dei revisori dei conti e di un professionista indipendente, il consiglio comunale di Pescia è stato l’unico in provincia a non votare il piano, asserendo che si poteva fare meglio, forse, ma è giusto anche ricordare che il piano di risanamento è stato trasmesso a tutti i Comuni a metà settembre e nessuna proposta migliorativa o integrativa è pervenuta da Pescia, o da qualsiasi altro comune in oltre 4 mesi. Non c’erano dunque alternative all’approvazione del piano se si voleva essere responsabili e non compromettere un servizio pubblico fondamentale per così tante persone.
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