ESCLUSIVO | “Non mi sono mai fermato”. Giurlani ai nastri di…ripartenza

Tra pochi giorni, il prossimo 7 gennaio, saranno trascorso 12 mesi dei 18 previsti dalla sospensione che il Prefetto della Provincia di Pistoia, vista la sentenza di condanna, decise in virtù della cosiddetta Legge Severino.

Giurlani potrà dunque tornare a palazzo Vicario tra sei mesi. Nel frattempo però non si è mai fermato, “sempre attento alle questioni della città”.

“Ho naturalmente, e tuttora è così, fatto fatica a starmene lontano dalle faccende amministrative in questi mesi -ha detto Giurlani-. Ciò nonostante devo ammettere che la giunta ha lavorato molto bene, insieme ai consiglieri comunali, almeno quelli più virtuosi”.

La giunta ha lavorato molto bene. Ha portato avanti il programma elettorale come ad esempio la redazione dei progetti finanziabili con il Pnrr, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la riqualificazione del vecchio mercato e dello stadio dei Fiori, in via di ultimazione”. “Nel rispetto delle promesse fatte ai cittadini, si è anche investito nella sicurezza delle scuole”.

Per Giurlani, “nel 2022 ci sarà molto da lavorare. Si tratta del’ultimo scampolo di legislatura prima della primavera 2023, quando ci saranno le consultazioni per l’elezione di un nuovo sindaco e del consiglio comunale”.

“Sarà messa a bilancio la finanziabilità di numerosi progetti, come la conclusione del museo civico e la riqualificazione del Palagio. I nostri uffici sapranno poi intercettare bandi europei e regionale, com’è stato finora”.

Giurlani ha detto di essere fiero dell’operazione “depuratore di Veneri”. “Nelle casse del Comune di Pescia, a febbraio, entreranno circa 2,6 milioni di euro. Il consorzio vincitore dovrà abbattere il vecchio inceneritore e smaltire le tettoie in eternit“, ed ancora, “le risorse saranno utilizzate in investimenti, per lo più a Veneri. Nel bando della vendita era anche previsto il versamento annuale di 100mila euro destinati a finanziare gli interventi a Veneri, decisi con la popolazione”.

Saranno anche vendute 100.000 azioni di Acque spa (il Comune ne è proprietario di 150.000) che garantiranno risorse da reinvestire sul territorio in termini di opere pubbliche o servizi per circa 2,5 milioni di euro.

“Serviranno per rilanciare l’economia ancora sofferente per il perdurare dell’emergenza epidemiologica”.

Quanto alla recente pronuncia della Corte dei Conti, “vi è lo spazio per ulteriori osservazioni, che saranno naturalmente fatte”.