Tantissimi in città hanno espresso il proprio cordoglio per la morte di Carlo Giannetti.
Giannetti, 90 anni da compiere il prossimo settembre, fu primo cittadino della città dei Fiori dal 15 giugno 1975 al 1980, sostenuto da una coalizione che comprendeva il Partito Socialista Italiano e il Partito Comunista Italiano. Si trattava della prima giunta “tutta” di sinistra” nella storia repubblicana della città.
Giannetti subentrò al democristiano Mosfero Panteri, sindaco dal 1972 al 1975. Dopo Giannetti fu invece Carlo Corradini a salire a Palazzo Vicario sostenuto da Dc, Psi e Psdi.
Fu medico di famiglia e anatomopatologo all’ospedale di Pescia, spesso nominato da Preture e Tribunali per la formulazione di diagnosi di malattia o decesso attraverso l’esame autoptico dei tessuti.
Nel 1978, durante la sua amministrazione, Giannetti donò al comune di Napoli, recandosi personalmente sul posto, un pino che andò a sostituire l’iconico pino di Posillipo, malato ed abbattuto, tuttora simbolo dell’oleografia napoletana. Giannetti ed alcuni suoi collaboratori furono accolti a Napoli come delle celebrità ed ospitati, come si conviene alla migliore accoglienza napoletana, nei ristoranti più caratteristici della città.
Era appassionato di caccia e di cavalli. Abitava con la sorella Carla in via Giovanni XXIII. A lei giungano le condoglianze della nostra redazione. Luca Silvestrini