Processo Giurlani, un altro rinvio. La Guardia di Finanza dovrà verificare la quarantena

E’ rimandata al prossimo 7 gennaio l’udienza, l’ultima, del processo contro Oreste Giurlani, che si sarebbe dovuta tenere nella mattinata di oggi, martedì, davanti al Giudice Ettore Nicotra del Tribunale di Firenze costituito in Composizione Collegiale.

Oreste Giurlani non si è presentato in aula lamentando stavolta, per il tramite dei propri legali, la quarantena domiciliare cui sarebbe sottoposto da domenica dopo aver accertato di essere entrato in contatto diretto con un soggetto risultato positivo.

Il Tribunale, che già la scorsa settimana aveva disposto la visita medica fiscale presso l’abitazione del primo cittadino, stavolta ha incaricato la Guardia di Finanza per “l’acquisizione delle informazioni e degli eventuali documenti (…) onde accertare l’effettiva sussistenza dell’impedimento dell’imputato“.


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Oreste Giurlani ha sempre sostenuto “la mia assoluta fiducia nella giustizia”. “Sono sereno perché convinto che alla fine di tutto questo, la mia immagine di amministratore ne uscirà ulteriormente rafforzata, visto che ho sempre fatto solamente gli interessi dei cittadini”, sono le parole di Giurlani.

Le accuse nei confronti di Giurlani sono quelle di peculato e di traffico di influenze illeciteIl pm accusa Giurlani di aver sottratto, dal 2012 al 2016 quando era persidente di Uncem Toscana, 724.331 euro di denaro pubblico. I soldi sarebbero stati prelevati dai conti bancari dell’Uncem di cui aveva disponibilità.

L’altra imputazione è quella di traffico di influenze illecite, in concorso con un imprenditore pratese, per aver ricevuto da quest’ultimo quasi 40mila euro nel 2012 come prezzo della mediazione illecita per accreditare presso alcuni enti pubblici e presso la rete telematica regionale della Toscana, un prodotto informatico creato dall’imprenditore.