Pescia ha un suo piano strategico della Cultura. “Riconoscimento degli Uffizi e inaugurazione del Museo Civico”

Un progetto ambizioso, un vero faro per la cultura pesciatina nei prossimi decenni, 64 pagine ricche di spunti e visioni strategiche: è questo il Piano Strategico della Cultura che il consiglio comunale di Pescia approverà nei prossimi giorni.  Questo innovativo strumento è stato presentato dal sindaco di Pescia  Oreste Giurlani e dal vicesindaco e assessore alla cultura Guja Guidi.

Il Piano Strategico della Cultura arriva al termine di mesi di lavoro e  racchiude anni di lavoro e secoli di esperienze, eccellenze  e  tradizioni e comunque costituirà una importante eredità che questa  amministrazione comunale lascerà a chi arriverà dopo, oltre ad essere  una fotografia approfondita e esauriente dello stato dell’arte di questo  importante settore della vita cittadina.

In esso c’è una visione sempre più proiettata all’Europa della  programmazione culturale, la definizione di una raffinata agenda delle  priorità, i vari passi che hanno condotto alla attuale definizione di  Pescia nel contesto culturale italiano e internazionale, la  valorizzazione di tutte le eccellenze presenti sul territorio, come  quelle agroalimentari, concepite come veicoli di cultura. Altri spunti  importanti la definizione di museo diffuso, il ruolo di Città  dell’Infanzia e la enorme tradizione musicale.

Sono tre, essenzialmente, gli ambiti di intervento delineati dal Piano  Strategico della Cultura: il sistema museale, le infrastrutture per la  cultura, come ,ad esempio, l’Ex-Mercato dei Fiori, la celebrazione delle  memorie della città, senza contare un piano di marketing integrato e una  ipotesi di gestione delle varie realtà.

“Pescia è una città straordinaria. Una città meravigliosa, con un  patrimonio artistico culturale la cui valorizzazione ha messo in moto,  da qualche tempo, un meccanismo che ora dobbiamo accelerare, per  coglierne i frutti molto importanti per l’oggi e ancor più per il domani  che verrà- sono parole del sindaco di Pescia Oreste Giurlani-. Pescia  non propone il Piano Strategico della Cultura per competere con altre  città e fregiarsi di un titolo da tenere in bacheca: lo fa perché da  città abituata a non mostrare le proprie eccellenze e a preferire il  lavoro quotidiano vuole ora aprire, con alcune azioni decisive contenute  nel Piano, una nuova fase della storia di questo territorio”.

“Nell’agenda della programmazione europea – ha aggiunto Guja Guidi- in  ambito culturale ci sono diverse parole chiave: sostenibilità sociale,  economica e ambientale, accessibilità, efficienza, innovazione di  prodotto e di processo, sviluppo tecnologico e molte altre. Perché questi termini  non rimangano vuoti slogan, bisogna quindi essere concreti e questo  Piano Strategico infatti, i cui lavori di redazione sono iniziati ormai  alcuni anni fa, non è un adempimento formale o un vezzo, ma una scelta  compiuta dall’amministrazione comunale per definire obiettivi  sostenibili con le risorse e i vincoli a disposizione; non riguarda solo  la cultura in senso stretto, ma lo sviluppo integrato della filiera  cultura – sviluppo locale – turismo.”.