“Leggo e rispondo alle tantissime mail, ascolto la radio e prego”. Come trascorre le giornate Filippini. Tampone ancora “debolmente positivo”

Il ritorno alla normalità è rimandato alla prossima settimana. Il tampono di controllo per porre finalmente fine all’isolamento obbligatorio è risultato positivo, ma “con una bassa carica virale”.

Ma cosa fa il Vescovo Roberto in quarantena, tutto il giorno, isolato in una stanza?

“Devo intanto precisare che sono un recluso di lusso perché ho a disposizione ben due stanze: la camera e lo studio. Nella prima, oltre a dormire, consumo i pasti che le mie brave suore mi portano con un carrello, cercando di evitare qualsiasi contatto”.

Non funziona la presa dell’antenna della tv, così “devo accontentarmi di ascoltare la radio: la rassegna delle prime pagine al mattino, i radiogiornali e durante il giorno tanta musica classica. Nello studio, leggo e sbrigo la posta di internet”.

Monsignor Filippini ha detto di leggere molto, “qualche libro di teologia e di esegesi biblica e sfoglio le riviste di pastorale. Ho divorato anche due romanzi”.

Insomma non si annoia, anche se, ha detto, “…mi mancano terribilmente gli incontri face to face con le persone. Prego con i salmi secondo il breviario nei diversi momenti del giorno, recito il Rosario e recupero il dono del silenzio per pensare, ricordando gli amici fraterni, i malati e tutte le realtà della diocesi su cui invoco la misericordia del Signore”.