Trittico del 14esimo secolo “completato” da Claudio Stefanelli. I furti, la storia da leggere

Un trittico risalente al quattordicesimo secolo, posizionato nel transetto di sinistra della Chiesa di San Francesco, è stato “completato” nelle sue parti mancanti dal Maestro Claudio Stefanelli.

La storia recente dell’opera, attribuita al pistoiese Nanni di Jacopo, che rappresenta Sant’Anna Metterza fra i santi Simone, Taddeo, Lorenzo e Domenico, è tutta da leggere…

Il trittico fu rubato una prima volta nel 1927. Venne fortunatamente intercettato nel porto di Genova, già pronto per raggiungere gli Stati Uniti. L’opera d’arte, maldestramente sezionata, risultò mancante di due parti, pur tuttavia ritornò di nuovo ad impreziosire la chiesa.

Nel 1970, esattamente nella notte fra il primo e il due settembre, altre mani sacrileghe perpetrarono un secondo furto. In questo caso le ricerche furono abbastanza lunghe, ma ancora una volta dettero buon esito.

Dato il cattivo stato di conservazione, tuttavia, il trittico prese la strada di Firenze dove, a cura della Soprintendenza, venne opportunamente restaurato. Il 30 settembre 1983, finalmente, l’opera, ancorché mutila, ritornò ad essere ammirata e venerata dal popolo pesciatino.

Ultimamente, su richiesta da parte di P. Vittorio Maggi, attento e competente custode di questa chiesa monumentale, l’associazione Quelli con Pescia nel cuore si è impegnata affinché le due parti mancanti del trittico venissero riprodotte dal m.° Claudio Stefanelli su sottili pannelli mobili, seguendo fedelmente quanto visibile in una fotografia d’archivio, così da poter rendere la visione d’insieme dell’opera ancora più godibile.