Si vede solo il colletto, i polsini e una piccola parte del petto eppure la camicia era e resta il cuore di una mise maschile, segno imprescindibile del vestire civile.
“Ma, come si fa a scegliere una camicia? Bianca o azzurra, a tinta unita o fantasia, con colletto alla francese, coreana o botton down? E i polsini? Le possibilità, varietà o alternative sono tante. E tante sono anche le possibilità di sbagliare…”, ha detto Gala, titolare della storica Sartoria Angeli in via Cairoli a Pescia.
“Da noi si può scegliere la tipologia di camicia da confezionare: polsini, colletti, bottoni e colori”.
Quali sono le cinque tipologie di camicie che non dovrebbero mai mancare nel guardaroba di un uomo? Ecco i consigli di Gaia…
CAMICIA BIANCA. È quella per eccellenza, riservata alle occasioni più importanti come un matrimonio, incontro elegante, teatro, occasioni formali di lavoro. Deve essere in puro cotone con il colletto all’italiana o francese ma mai button down. Polsini semplici, bottoni in madreperla o se piace, con i gemelli.
CAMICIA AZZURRA. È la più versatile per le occasioni diurne in contesti lavorativi, semi formali. È un altro grande classico, un caposaldo e non può mancare. Colletti rigidi all’italiana o alla francese. È un gradino meno formale della bianca, ma con il button down diventa decisamente più informale e adatta alle occasioni più disimpegnate.
CAMICIA A RIGHE. Eleganza classica. Unica fantasia accettabile in contesti semiformali. Quelle più diffuse sono quelle con le righe azzurre su sfondo bianco, ma altrettanto degne di nota sono quelle a righe rosse, rosa o viola… . In poche parole c’è n’è per tutti gusti.
CAMICIA SPORTIVA. Per contesti esclusivamente sportivo come un week-end in campagna o attività all’aria aperta. Un classico dell’eleganza maschile è la camicia a quadretti. In questo caso sono accettabili i tessuti più resistenti e robusti come il cotone Oxford. E in questo caso si, il colletto button down è praticamente un must.
CAMICIA DENIM. Giovanile, disimpegnata e sbarazzina. È tra le preferite nel tempo libero, soprattutto in estate. Si può indossare con e senza cravatta, con uno spezzato che in completo, in lino chiaro o coloniale. Attenzione! Non è quella comunemente definita “di jeans”. Il taglio resta comunque quello della classica, è il tessuto che cambia.
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