Dopo la quarantena, il “pellegrinaggio” di 50 chilometri. L’indimenticabile esperienza di sei ragazzi pesciatini

“Signori, visto che siete belli carichi, annoiati e super riposati, è arrivato il momento di fare una camminata epico-eroica che entrerà nella “nostra” storia. Una camminata da Pescia fino alla Penna di Lucchio e ritorno”.

Così, Leonardo Pantera, in arte “Panther Tour”, ha chiamato a raccolta sei inseparabili amici e con loro ha camminato per oltre 16 ore e 50 chilometri fino alla Penna di Lucchio e ritorno. E’ successo domenica 10 maggio. “Per alcuni di noi si è trattato di un vero e proprio pellegrinaggio. Non avevamo mai camminato così tanto…”.

I sette amici sono Leonardo Pantera, Rebecca Foschi, Luca Cavicchi, Igor Bindi, Michael Luisi, Chiara Convall e Sara Natali.

Sono partiti domenica di primissimo mattino, alle 6, dall’ex mercato dei Fiori di via Amendola in direzione chiesa di Santo Stefano, poi da lì, sono saliti, all’ombra della fitta boscaglia, fino a Sant’anna, Madonna del Tamburino, Rifugio Uso di Sotto, Croce a Veglia fin sull’agognata mèta.

“Siamo arrivati alla Penna intorno alle 14, giusto il tempo di pranzare qualcosa e siamo ripartiti. Al ritorno ci siamo fermati al Rifugio Uso di Sotto. “Qualche panino e bibita energizzante”, poi una tirata fino a Pescia.

I sei, che hanno detto di aver vissuto un’esperienza indimenticabile che li unirà per sempre, hanno “toccato il suolo” della piazza antistante l’ex mercato dei Fiori poco prima di mezzanotte.