Tre anni con monsignor Filippini. “Fantasia creativa, realismo, umiltà”

Lo scorso giovedì 24 gennaio ricorrevano i tre anni dall’”entrata” in città di Vescovo Roberto Filippini. La prima giornata “pesciatina” di monsignor Filippini cominciò intorno alle 16 quando, a bordo di una piccola utilitaria d’epoca di color nero, giunse in via Fiorentina accompagnato dall’amministratore diocesano don Alberto Tambellini. Lì fu accolto dal canonico arciprete don Oreste Agnesi e dal canonico presidente del capitolo della Cattedrale don Stefano Salucci. Le prime parole dette, da un palco allestito nei pressi della porta Fiorentina, furono: “Desidero essere un leale cittadino che intende impegnarsi e dare il proprio contributo per il bene comune”.

Filippini, sempre alcuni giorni fa, a Roma durante un seminario organizzato dalla Cei, ha portato l’esperienza del restauro della cattedrale di Santa Maria Assunta e dell’adeguamento liturgico del suo presbiterio. Secondo il Vescovo “sono necessari fantasia creativa ma anche realismo e umiltà”. “Il rinnovamento delle prassi pastorali va di pari passo con l’adeguamento dei luoghi di culto, perché la Chiesa sia all’altezza della sua missione”.