Domenica è il giorno del “cencio”. Il via al corteggio da via Simonetti

Domani, domenica, è il grande giorno, il giorno del Palio dei Rioni, che compie 41 anni, ma di invecchiare proprio non vuol saperne. Stanno lì a dimostrarlo i numeri della settimana appena trascorsa. Oltre seicento persone hanno fatto a gara per essere ai banchetti propiziatori nelle quattro contrade in splendide location: piazza santo Stefano, giardino del refettorio di san Michele, chiostro di san Francesco e chiostro di santa Chiara.

E poi il “pienone” che si è visto in piazza Mazzini domenica scorsa per la “Palla al paniere” e venerdì per la presentazione del “cencio” e della Dama che parteciperà stasera al concorso “La Bellezza e l’Eleganza della Donna nel Medioevo e Rinascimento”. Poi, ci sono i 650 figuranti che domani vestiti di costumi medievali, sfileranno per le vie della città. Ed almeno altre 150 o 200 persone, che se ne stanno nell’ombra, ma che non si risparmiano mai quando c’è da dare una mano al Rione.

Insomma, un bel successo, segno che il Palio non passa mai di moda, anche se qualche accorgimento in futuro andrà preso, ma ci sarà tempo, dopo la festa, per riflettere.

Da ora, occhi puntati sul campo di tiro dove dalle ore 17 di domani i quattro Rioni si contenderanno l’ambito “cencio” disegnato da Adriano Esposito, “Pescia e il suo territorio: Collodi”. E’ bellissimo, rappresenta il paese di Collodi, ed in particolare “gli eventi del 1339, quando la guelfa Firenze ebbe conquistato l’intera Valdinievole e costrinse la famiglia Garzoni, simpatizzante ghibellina, ad allontanarsi da Collodi verso la vicina Lucca”.

 

Nella foto, alcuni figuranti del Rione San Francesco