Posta Club, ricorso al Consiglio di Stato. Pacini: la ragione è dalla nostra parte

Da Cristiano Pacini, gestore del Posta Club di Monsummano, riceviamo e pubblichiamo.

“Giustizia è fatta”: così il Sindaco Vanni su “La Nazione” e su “Il Tirreno” – cronache di Monsummano – il 17/5/2018 riferendosi alla sentenza del TAR che attribuiva a me gli abusi edilizi presenti presso il “Posta Club”. Dimentica però il Sindaco, e pure il TAR, che ad oggi l’unico provvedimento definitivo è quello del Tribunale di Pistoia che afferma che “….non ho messo in atto alcuna violazione…”. Contro questo provvedimento, che pertanto imponeva al Sindaco di restituirmi le chiavi del “Posta” – di cui sono e sarò legittimo detentore fino al 2021 – il Sindaco proponeva ricorso dichiarato inammissibile dalla Cassazione con condanna del Comune alle spese di giudizio. La sentenza del Tar è solo quella di primo grado, sarà impugnata al Consiglio di Stato ritenendola assolutamente errata alla luce della sentenza del Tribunale Ordinario di Pistoia definitivamente confermata dalla Cassazione, sicchè l’esclamazione “giustizia è fatta” risulta oggi quantomeno prematura e fuorviante anche per i cittadini indotti a pensare che la questione “Comune – Posta Club – Pacini” sia definitivamente conclusa con vittoria del Comune. Non è assolutamente così. l’unica conclusione giudiziaria definitiva per il “Posta” è quella del Tribunale Ordinario di Pistoia. Per gli stessi motivi ritengo che risultino fuori luogo, oltrechè consapevolmente non fondate, le richieste rivoltemi a mezzo stampa di riconsegna delle chiavi del “Posta”, di pagamento dei canoni e addirittura di formulare le scuse al Comune ed ai cittadini: dette richieste il Sindaco le rivolga, se ha coraggio, alla Magistratura, diversamente significa trarre in inganno i cittadini sullo stato attuale della vicenda che riguarda me solo come parte danneggiata dalla condotta del Comune che mi ha dato in locazione un immobile che, dallo stesso contratto di affitto, risultava contenere già abusi edilizi non certo da me eseguiti; luoghi dove peraltro lo stesso sindaco svolse la campagna elettorale. Ricordo infatti al Sindaco che il tentativo del Comune di riprendersi il “Posta”, eccependo la risoluzione del contratto di affitto accusandomi di violazioni allo stesso, è fallito quando il Tribunale di Pistoia con il provvedimento definitivo sopra citato scriveva: “il Comune dichiara di avvalersi della clausola risolutiva espressa ma affidandone la sussistenza a violazioni che non sono sotto il controllo del Pacini …. ma da fattori esterni al suo volere ed al suo potere, anzi da fattori nel potere del Comune”. Infine, che dire del post pubblicato sul profilo Facebook del Sindaco a commento della sentenza del TAR: all’evidenza poco si addice a quello che dovrebbe essere il linguaggio istituzionale. Tutto quanto sopra precisato ancora una volta dovuto all’esigenza di difendere la mia reputazione da notizie a mezzo stampa (mi limito a dire) inesatte che in qualche modo ho ritenuto lesive della mia immagine. Cristiano Pacini